Page 159 - Oriana Fallaci - Solo io posso scrivere la mia storia
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dire: a forza di frequentarla, sentirmela attorno e addosso, con lei ho maturato una
strana dimestichezza. E l’idea di morire non mi fa paura. 30
Sarebbe più giusto chiedermi: ma a te dispiace morire? E allora risponderei: sì,
tanto. Perché la vita è bella anche quando è brutta. È bello il sole, il verde, l’azzurro,
il sapore di un cibo, di una bevanda, di un bacio… Per nessuna ragione io avrei
voluto essere abortita. Nessuna! Supponiamo che, quando ero un embrione di pochi
millimetri, mi avessero detto: «Senti, Oriana, se tu nasci, nasci un bambino,
affamato, che muore a sei anni in un forno di Mauthausen. Vuoi nascere lo stesso?»,
io gli avrei risposto: «Sì. Almeno quei sei anni li vivo, mi tolgo la curiosità di
vedere il sole, il verde, l’azzurro, di annusare la vita». Tutto, anche il dolore più
infame, è meglio del nulla. 31
***
L’Alieno è tornato un’altra volta nel peggiore dei modi. 32
Sto morendo. Giorno per giorno, minuto per minuto. Ho un cancro ai polmoni, uno
all’arteria polmonare, uno alla trachea, uno all’esofago, uno anzi due al fegato, uno
all’ipofisi, uno all’occhio destro che è completamente spento, uno all’occhio sinistro
la cui visibilità è ridotta a un terzo composto appunto di nebbia, e forse uno al colon.
Record mai registrato neanche al Memorial Hospital dove non hanno ancora capito
perché sono così lucida e bene o male cammino, respiro. 33
Il professor Fahey è venuto a informarmi sul risultato delle risonanze magnetiche cui
m’ero sottoposta il sabato precedente. Tutto triste ha sventolato i suoi fogli e
lasciandomi impietrita come la moglie di Lot ha detto: «Succede più alla svelta di
quanto temessi. E non sappiamo più che fare. We are by now with the shoulders
against the wall. Siamo ormai con le spalle al muro. We have reached the end of
the road. Siamo giunti alla fine della strada.» 34
Ho sempre avuto l’ossessione della dignità e pensato che la cosa più importante
fosse vivere con dignità, ora so che c’è una cosa ancora più difficile, ancora più
importante che aver vissuto con dignità: è morire con dignità. E questa è, questa sarà,
la vera prova del fuoco. 35