Page 286 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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mancano gli uomini. E dico: anche nelle condizioni di cili che l’Islam
impone a un uomo con due o tre o quattro mogli, uguale trattamento e
uguale affetto e uguale tempo, questa legge è migliore della monogamia.
Ma si tratta di leggi o usanze che risalgono a millequattrocento anni fa, Imam
Khomeini! Non le pare che il mondo, nel frattempo, sia andato avanti? In
osservanza a quelle leggi, lei ha riesumato per no il divieto della musica e
dell’alcool. Mi spieghi: perché bere un bicchiere di vino o di birra quando si ha
sete o si mangia è peccato? E perché ascoltare la musica è peccato? I nostri
preti bevono e cantano.
Anche il Papa. Ciò significa che il Papa è un peccatore?
Le regole dei vostri preti non mi interessano. L’Islam proibisce le
bevande alcoliche e basta. Le proibisce in modo assoluto perché fanno
perdere la testa e impediscono di pensare in modo sano. Anche la musica
appanna la mente, perché porta in sé godimenti ed estasi uguali alla
droga. La vostra musica, intendo. Di solito essa non esalta lo spirito: lo
addormenta. E distrae i nostri giovani che ne risultano avvelenati e non si
preoccupano più del loro paese.
Anche la musica di Bach, Beethoven, Verdi?
Chi sono questi nomi io non lo so. Se non appannano la mente non
saranno vietati.
Alcune delle vostre musiche non sono vietate: ad esempio le marce e gli
inni per marciare. Noi vogliamo musiche che ci esaltino come le marce,
che facciano muovere i giovani anziché paralizzarli, che li inducano a
preoccuparsi del loro paese. Sì, le vostre marce sono permesse.
Imam Khomeini, lei si esprime sempre in termini molto duri verso
l’Occidente. Da ogni suo giudizio su noi si conclude che lei ci vede come
campioni di ogni bruttezza, di ogni perversità. Eppure l’Occidente l’ha accolta
in esilio e molti dei suoi collaboratori hanno studiato in Occidente. Non le pare
che ci sia anche qualcosa di buono in noi?
Qualcosa c’è, c’è. Ma quando siamo stati morsi dal serpente temiamo
anche uno spago che assomigli da lontano a un serpente. E voi ci avete
morso troppo. E troppo a lungo.
In noi avete sempre visto un mercato e basta, a noi avete sempre
esportato le cose cattive e basta. Le cose buone, come il progresso
materiale, ve le siete tenute per voi.