Page 33 - Pablo Picasso
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due di queste (chiaramente antecedenti la terza) si intitolavano Amanti
           in  strada,  mentre  il  terzo,  Abbraccio  brutale,  per  quanto  simile  sul

           piano compositivo e dell’ambientazione, risulta antitetico al dipinto di
           Mosca  per  la  sfrontata  volgarità  del  soggetto,  per  la  quantità  dei
           dettagli di genere e per l’ispirazione sarcastica.

              L’espressione artistica di Picasso era per natura diretta, e i mezzi da
           lui  utilizzati,  quali  che  fossero,  finivano  immancabilmente  per

           corrispondere con precisione alle sue intenzioni. All’età di diciannove
           anni affrontò il tema delle relazioni sessuali. La sua mente operava per
           contrasti:  il  Moulin  de  la  Galette  di  notte  è  il  mercato  pubblico

           dell’amore;  le  donne  dei  suoi  caffè-concerto  sono  ornamentali  come
           fiori  artificiali;  gli  idilli  sui  boulevard  periferici  appaiono  persino  un

           po’  goffi  nella  tenerezza  dei  loro  energici  abbracci;  e  l’amore  in  un
           misero abbaino non è la stessa cosa di quello che abita la stanza quasi

           identica di un’esperta sacerdotessa di Venere.
              E proprio l’amore fu la ragione principale dell’improvvisa partenza –

           si  sarebbe  quasi  tentati  di  parlare  di  fuga  –  dell’artista  da  Parigi  nel
           dicembre 1900: la storia d’amore del suo sfortunato amico Casagemas.
           Gli  studiosi  dell’opera  di  Picasso  cominciarono  a  studiare  le

           circostanze  di  questa  tragica  vicenda  quando  scoprirono  che  l’artista
           aveva eseguito dipinti in memoria di Casagemas sia nella fase iniziale

           del suo Periodo Blu (1901) sia al suo culmine (1903). Casagemas si
           sparò in un caffè sul boulevard de Clichy, a Parigi, nel febbraio 1901,

           nonostante i tentativi compiuti da Picasso per restituirgli un po’ di pace
           sotto il cielo di Spagna. Picasso, in quel momento, si trovava a Madrid,

           dove aveva avviato le pubblicazioni di una rivista, “Arte Joven”, di cui
           erano già usciti quattro numeri, e dipingeva scene mondane e ritratti
           femminili che enfatizzavano gli aspetti più sgradevoli dei suoi modelli:

           la loro rapacità o la bambolesca indifferenza. Daix è convinto che ciò
           abbia avuto una certa influenza sulla tragedia di Casagemas.[25]

              Questo  breve  periodo  “mondano”  (che  fu,  in  una  certa  misura,  la
           reazione del giovane artista alle lusinghe del riconoscimento pubblico)
           era  già  esaurito  nella  primavera  del  1901.  Dopo  un  soggiorno  a

           Barcellona, infatti, Picasso tornò a Parigi, dove alla galleria del famoso
           mercante d’arte Ambrose Vollard fu programmata un’esposizione. Per

           tutto il mese di maggio e per la prima metà di giugno, Picasso lavorò
           molto duramente, producendo, a volte, due o addirittura tre dipinti al

           giorno. «Aveva ricominciato là dove si era interrotto sei mesi prima»,
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