Page 34 - Pablo Picasso
P. 34

[26] ma lo spettro delle tematiche parigine si era ormai ampliato, e la
           sua  tecnica  era  decisamente  più  avant-garde.  Picasso  dipingeva  non

           soltanto le star del caffè-concerto e le cortigiane del démi-monde, bensì
           anche scene di vita cittadina: donne che vendono fiori, coppie agiate a
           passeggio,  il  pubblico  delle  corse  ippiche,  interni  di  caffè  dozzinali,

           bambini vestiti di tutto punto a spasso per i Jardins de Luxembourg,
           passeggeri di omnibus a due piani che veleggiano sovrastando la Senna

           e il mare delle piazze parigine.
              Utilizzò  la  libertà  impressionistica  dei  tratti  sinuosi,  la  precisione
           giapponese delle composizioni di Degas e dei manifesti di Toulouse-

           Lautrec,  l’accentuata,  esaltata  vivacità  cromatica  di  Van  Gogh,
           preannunciante  l’avvento  del  fauvismo,  che  si  sarebbe  compiuto

           appieno  solo  nel  1905.  Il  cosiddetto  “pre-fauvismo”picassiano  della
           primavera del 1901, però, è ancora una volta interamente estetico, non

           di natura soggettiva o psicologica. Come avrebbe giustamente notato
           Zervos, «Picasso fece molta attenzione a non scadere nelle eccentricità

           di Vlaminck, che usava vermigli e cobalti per dar fuoco all’École des
           Beaux-Arts. Picasso impiegò colori puri solo per soddisfare la propria
           tendenza  naturale  a  spingersi  ogni  volta  fino  al  massimo  consentito

           dalla sua tensione nervosa».[27]
   29   30   31   32   33   34   35   36   37   38   39