Page 36 - Pablo Picasso
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formativo. Questo nuovo sguardo pessimistico, già saldamente radicato
           nell’autunno  1901,  potrebbe  spiegare  quella  che  Daix  definì  la

           «violazione delle apparenze materiali».[28] E, in effetti, a questo punto
           l’impresa creativa di Picasso si volge all’arte delle immagini interiori,
           concettuali, universali.

              In  luogo  dei  comuni  soggetti  tratti  dal  mondo  esterno,  egli  si
           concentra su un piccolo novero di immagini, sulla propria soggettiva

           realtà  interiore,  più  che  sulla  realtà  oggettiva  e  tangibile.  Invece  di
           reagire  alla  vita  con  spontanei  e  sgargianti  colori  come  i  Fauves,  si
           dedica  a  pittoresche  allegorie  vagamente  astratte,  ricche  di  dettagli

           poetici e simbolici e fondate, per quanto riguarda la composizione, sul
           colore e sul ritmo. A questo periodo appartengono le due tele intitolate

           Arlecchino  e  la  sua  compagna  e  La  bevitrice  d’assenzio.  Trattano
           entrambe uno dei soggetti preferiti dal primo Picasso: i frequentatori

           dei caffè.
              Dal punto di vista stilistico, vengono talvolta presentati come esempi

           del cosiddetto Periodo delle Vetrate (per via delle marcate e sinuose
           linee  scure  che  dividono  le  principali  campiture  di  colore,  tipiche  di
           questa fase). Questo stile pittorico aveva intime consonanze estetiche

           con  l’art  nouveau  (deriva  dal  cloisonnisme  di  Gauguin  e  dagli
           arabeschi  delle  locandine  di  Toulouse-Lautrec,  che  Picasso,  a  quei

           tempi,  teneva  in  grande  considerazione);  eppure  qui  troviamo  il
           testamento  poetico  con  il  quale  l’opera  di  Picasso  dà  l’addio  al

           predominio  del  principio  intellettuale  e  del  pensiero  astratto  e
           universale.

              In precedenza (dal 1899 alla prima metà del 1901), quando dipingeva
           l’interno dei caffè nello stile dell’arte a cavallo dei due secoli, Picasso
           era  attratto  dalla  “fisiologia”  della  città  moderna,  dalle  anomalie

           dell’esistenza quotidiana; ora, nella seconda metà del 1901, gli aspetti
           sociali arretrano sullo sfondo, per dare risalto al significato simbolico

           universale dell’immagine dipinta.
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