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Diagramma XII – A, B, C.
L'angolo retto
La combinazione del verticale e dell'orizzontale produce uno degli accordi
più forti e impressionanti che si possano avere, e si può notare che è
presente nella maggior parte dei dipinti e dei disegni dove si esprime la
forza drammatica. La croce ne è l'esempio tipico.
É una combinazione di linee che attira l'attenzione all'istante, e forse ha un
effetto più potente sulla mente (a parte tutto ciò che simbolizza) di
qualsiasi altra semplice combinazione che potesse essere inventata.
Quanto è potente l'effetto di una figura verticale, o perfino di un pilastro,
che si staglia sulla lunga linea orizzontale della riva del mare.
O un palo del telegrafo sul bordo della strada, visto contro la lunga linea
orizzontale di una collina al tramonto. L'aria di forza data dalle linee
verticali di una fronte contratta è dovuta allo stesso motivo. I solchi
verticali della fronte, che proseguono le linee del naso, creano una
verticale continua che viene attraversata dalle linee orizzontali della fronte
(vedasi Fig. A nell'illustrazione). La stessa cosa conferisce al profilo
un'aria di forza quando le sopracciglia creano una linea orizzontale che
contrasta la linea verticale della fronte (Fig. B). Tutti conosciamo l'aspetto
di potere associato a una fronte squadrata: non è che la fronte squadrata
dia l'impressione di una capacità mentale maggiore, poiché se la fronte
sporge in una linea curva, come in C, l'aspetto di forza scompare, sebbene
vi sia ovviamente più spazio per il cervello.
Tale potere dell'angolo retto è ben esemplificato in "Amore e Morte" di
Watts, riprodotto a pag. 204. In questa nobile composizione, nell'opinione
dell'autore una delle più sublimi espressioni prodotte dall'arte
dell'Ottocento, l'irresistibile forza e maestà della figura della Morte, che
avanza lentamente, sono largamente dovute all'angolo retto che si
percepisce attraverso la posa.