Page 66 - Il Pentagate
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Questa versione dei fatti addossa tutta la responsabilità del disastro alla

            FAA, che avrebbe aspettato ventinove minuti prima di avvertire le autorità
            militari. Ma la versione è inverosimile anche dal punto di vista della
            reazione dei militari.
               Quando   è   stato   spento   il   trasponder,   perché   i   militari   non   hanno

            individuato   loro   stessi   l'aereo   non  identificato  e  avviato   la  procedura
            d'intercettazione come di consueto? L'esercito non ha forse più radar? È
            vero che certi radar civili non "vedono" gli aerei il cui il trasponder è stato

            spento, ma non è questo il caso dei radar militari, che sono invece in grado
            di rilevare ogni tipo d'apparecchio.
               Perché i caccia sono stati fatti partire dalla base di Langley, in Virginia,
            e non da quella di St. Andrews? La prima si trova a 105 miglia dal

            Pentagono, la seconda a 10.
               Perché mandare gli F-16 e non gli F-15? I primi volano a 1500 miglia
            orarie, i secondi, più veloci, a 1875 miglia all'ora. Perché scegliere gli aerei

            più lenti?
               E   perché   i   caccia   invece   di   un   missile?   Non   dovevano   cercare   di
            abbattere l'aereo, i militari? Per distruggere un apparecchio ostile hanno a

            disposizione i missili, che sono molto più rapidi.
               Inoltre, indipendentemente dall'intercettazione del volo 77, la situazione
            di crisi esigeva una protezione aerea della capitale al massimo livello,

            quindi   il   posizionamento   di   caccia   in   volo   sopra   Washington.   Una
            precauzione   elementare   di   competenza   della   base   presidenziale   di   St.
            Andrews e che avrebbe potuto evitare l'attentato al Pentagono, ma non fu
            presa.   Eppure,   mezz'ora   prima  dell'attentato   al  Pentagono,   il  generale

            Ralph Eberarth, comandante in capo del NORAD, aveva attivato il piano
            SCATANA e preso il controllo dello spazio aereo di New York per
            posizionarvi dei caccia.

               Per i militari, una volta avvertiti della scomparsa del volo 77, non si
            tratta più di sapere se si trovano di fronte a un semplice incidente tecnico.
            Gli elementi che hanno a disposizione sono sufficientemente precisi: molte
            decine di minuti dopo che aerei di linea sono stati usati come missili in

            attacchi terroristici, il trasponder di un aereo viene spento, il pilota non
            risponde, l'apparecchio viene dirottato e si dirige a gran velocità verso la
            capitale del paese. Il compito dei militari non potrebbe essere più evidente:

            abbattere l'aereo ostile nel minor tempo possibile. La versione del NORAD
            aveva forse l'obiettivo di scaricare la responsabilità sulla FAA. Non indica




            Thierry Meyssan                                65                          2002 - Il Pentagate
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