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Il paradosso ufficiale



               La versione ufficiale solleva un certo numero di interrogativi che non

            sono sfuggiti a numerosi responsabili politici, i quali, infatti, prendono atto
            che tra lo spegnimento del trasponder e lo schianto dell'aereo sarebbero
            trascorsi tre quarti d'ora. Perché allora i caccia non hanno intercettato il

            Boeing? Perché l'Air Force non ha protetto Washington?


               I militari sulla difensiva



               Nominato da poco capo di Stato Maggiore interforze dal presidente
            Bush,   il   generale   Richard   Meyers   viene   ascoltato   dal   Senato   il   13
            settembre.   La   commissione   parlamentare   sulle   Forze   Armate   deve

            confermare la sua nomina. L'audizione è in programma da tempo e non
            verte sulla reazione dei militari agli attentati dell'11 settembre. Ma il
            generale viene ugualmente interrogato sulla questione. Myers cerca allora
            di scagionare i militari. Giustifica il mancato abbattimento del volo 77

            lasciando intendere che "da quel che so" l'ordine di far decollare i caccia è
            stato dato "dopo che il Pentagono era stato colpito". Senza paura di cadere

            in contraddizione, spiega anche che "non appena si è precisata la natura
            del problema, abbiamo subito fatto decollare caccia, AWACS, aerei-radar
            e aerei-cisterna per cominciare a posizionarli sulle rotte nel caso che altri
            apparecchi sequestrati fossero entrati nel sistema FAA. [...] Dopo il primo

            impatto sul World Trade Center abbiamo mobilitato la nostra unità di
            crisi. Immediatamente".
               La dichiarazione del generale Myers non chiude affatto la questione.

            Secondo le sue parole, dunque, i militari avrebbero davvero aspettato quasi
            tre quarti d'ora per far decollare i caccia.
               Due giorni dopo, il 15 settembre, il NORAD dirama un comunicato che
            lo contraddice. Pubblica la cronologia degli orari in cui dice di essere stato

            avvertito  dei dirottamenti  dalla FAA e in cui avrebbe dato ai caccia
            l'ordine di decollo: il NORAD sarebbe stato informato del sequestro del
            volo 77 solo alle 9,24, e avrebbe immediatamente ordinato a due F-16 di

            decollare. Alle 9,30, i caccia sarebbero effettivamente decollati. Troppo
            tardi   per   impedire   il  crash,  che   sarebbe   avvenuto   verso   le   9,37   (le
            precedenti   valutazioni   del   Pentagono   parlano   delle   9,38,   quelle   di
            Washington Post, CNN, ABC e CBS delle 9,41).




            Thierry Meyssan                                64                          2002 - Il Pentagate
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