Page 108 - Nomi & Nomi
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Terribile’,  vissuto  nel  Cinquecento.  Nella  forma  italianizzata  Ivano  è  presente  per  lo  più  in
     Toscana  e  in  Emilia  Romagna,  anche  al  femminile.  L’origine  del  nome  è  formata
     dall’abbreviazione  ebraica  di  Iahweh,  che  venne  adottata  in  greco  come  Ioannes  e  in  latino
     come Ioannis. La diffusione trae origine fin dal cristianesimo dal culto di s. G. Battista, che

     battezzò Cristo nel Giordano, e di s. G. Evangelista, fratello di Giacomo, l’apostolo prediletto
     da Cristo. La fama del nome è continuata senza interruzioni anche nel Medioevo: più di cento
     sono, infatti, i santi e i beati del periodo; il più importante è s. G. Crisostomo, patriarca di
     Costantinopoli  e  padre  della  Chiesa,  morto  nel  407.  Nei  periodi  successivi  vanno  ricordati
     santa Giovanna d’Arco, arsa sul rogo come eretica dagli Inglesi nel 1431 e festeggiata il 30
     maggio; s. G. Bosco, fondatore della Congregazione dei Salesiani, morto a Torino nel 1888. Al
     successo del nome hanno in ogni caso contribuito non solo gli innumerevoli santi e beati, ma

     anche  molti  sovrani  di  stati  europei,  tra  cui  si  ricorda  il  re  d’Inghilterra  G.  soprannominato
     ‘Senzaterra’, successore del fratello Riccardo Cuor di Leone nel 1199, Giovanna I d’Angiò,
     regina  di  Napoli  nel  Trecento,  Giovanna  la  Pazza,  regina  di  Castiglia  nel  Cinquecento.  Con
     questo  nome  si  ricordano  ancora  due  re  di  Francia,  otto  imperatori  bizantini,  sei  re  del
     Portogallo, il condottiero del Cinquecento G. de’ Medici, detto ‘dalle Bande Nere’ e il duca di
     Borgogna G. ‘Senza paura’ (1371-1419). Ventitre furono i papi così chiamati, tra cui G. XXIII,

     detto ‘il papa buono’, che convocò il secondo Concilio ecumenico. Dopo di lui sono due i papi
     con il nome doppio Giovanni Paolo. Tra i personaggi della storia, vanno ricordati il filosofo del
     Settecento  Vico;  lo  psicologo  svizzero  Piaget;  il  pittore  del  Settecento  Tiepolo;  il  poeta
     dell’Ottocento Pascoli; gli scrittori del Novecento Verga, Guareschi e Rodari; i musicisti del
     Settecento Bach, Pergolesi e Paisiello; il musicista dell’Ottocento Brahms; il presidente degli
     Stati Uniti d’America Kennedy, morto nel 1963; gli attori di cinema Gabin, Wayne, Fonda e il
     regista Ford. Tra i nomi italiani, G. ha la particolarità di avere quattro tipi di abbreviazioni che

     hanno assunto la valenza di nome proprio: Gianni, Nanni, Vanni e Zani. La sua vita si svolge
     all’insegna della ricerca dell’assoluto e dunque all’insegna dell’attività frenetica, mai paga, mai
     domata, mai sazia. Si può sempre andare oltre, aspirare a vette più alte, ambire a valori sempre
     più puri. G. si interroga senza sosta su tutto ciò che gli accade e lotta ferocemente per trovare
     una  risposta.  La  sua  natura  è  fatta  di  pulsioni,  di  slanci,  di  mutamenti  improvvisi,  di
     contraddizioni. In amore è fugace, fedele alla donna che ama in quel momento ma ansioso di

     trovarne subito un’altra.
     Corrispondenze:  segno  del  Leone.  Numero  portafortuna:  5.  Colore:  giallo.  Pietra:  topazio.
     Metallo: oro.


                                                Girolamo Girolama

                                                  SIGNIFICATO: nome sacro
                                                       ORIGINE: greca
                                                 ONOMASTICO: 8 settembre
     Il  nome  greco  originario  è  stato  adottato  nel  latino  imperiale,  particolarmente  in  ambienti

     cristiani, e ha successivamente subìto modificazioni nel latino medioevale, dando origine, nel
     volgare  italiano,  alle  forme  Gerolamo,  Geromino,  Gerolima.  Meno  diffusa  è  la  variante
     Geronimo,  derivata  direttamente  dal  latino  Hyeronymus,  accentrata  soprattutto  in  Liguria.  La
     Chiesa  festeggia  s.  G.  di  Aquileia,  dottore  della  Chiesa,  s.  G.  Miani,  fondatore  della
     Congregazione dei Padri somaschi, patrono degli orfani, e un s. G. di Stridoni, il 30 settembre,
     patrono degli archeologi e dei bibliotecari. Fu il nome del frate domenicano del Quattrocento
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