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in operazione legittima quello che non è altro che una classica operazione
colonialista.
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L'operazione si doveva chiamare "Infinite Justice" (letteralmente:
"Giustizia senza limite" o "Giustizia infinita") ma l'effetto di questa
definizione sarebbe stata negativa nel mondo musulmano. La chiamarono
dunque "Enduring Freedom" ("Libertà duratura"). È appoggiata da
un'alleanza diplomatica creata per l'occasione, la Coalizione Globale, che
riunisce centotrentasei Stati che hanno offerto il loro aiuto militare agli
Stati Uniti. Gli americani, non avendo ancora dimenticato
l'impantanamento dei sovietici durante i combattimenti al suolo della
prima guerra dell'Afghanistan (1979-1989), evitano di mandare i GI sul
posto. Preferiscono comprare, a prezzo d'oro, alcuni signori della guerra e
mandarli a battersi al posto loro contro i talebani. Questo metodo
presuppone, ovviamente, che si forniscano armi alle fazioni rivali in
violazione dell'embargo delle Nazioni Unite. Davanti all'evolversi della
situazione la Russia arma massicciamente il fronte islamico del fu
comandante Massud mentre l'Iran arma gli hazari sciiti. L'US Air Force si
accontenta di bombardamenti "chirurgici" scelti per appoggiare le forze
anti-talebane e qualche volta per contenerle. Infatti, gli obiettivi dei
combattenti delle diverse fazioni non hanno alcun rapporto con quelli
dichiarati dalla Coalizione Globale (arrestare Osama Bin Laden), né con le
ambizioni petrolifere ufficiose.
Gli anglo-americani, allora, cambiano tattica. Ritornano ai tradizionali
bombardamenti a tappeto sotto i quali seppelliscono gli importuni. I
talebani sono incapaci di mantenere il loro controllo dittatoriale sul proprio
territorio e si ritrovano isolati in gruppi sparsi. Allo stesso tempo il fronte
islamico, ribattezzato "Alleanza del Nord" per soddisfare le necessità della
comunicazione internazionale, sfonda le linee del fronte dei talebani allo
sbando.
L'US Air Force si accanisce sui fuggitivi. I talebani cercano di
raggrupparsi a Kandahar, mentre i vincitori si dedicano a numerosi
massacri, in particolare a Mazar-i-Sharif, sotto il comando del generale
Dostum. In conclusione, mille o duemila fanatici, talebani e membri di Al
Qaeda, si nascondono nelle montagne di Tora-Bora sotto un diluvio di
Thierry Meyssan 72 2002 - L'Incredibile menzogna