Page 58 - L'Incredibile menzogna
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allora smesso di lavorare per la CIA e reclutato questi combattenti per sé.

            Nel 1990 avrebbe offerto alla monarchia saudita i suoi uomini per cacciare
            l'apostata laico Saddam Hussein fuori dal Kuwait, non apprezzando affatto
            che gli venisse preferita la coalizione guidata da Bush padre (presidente),
            Dick Cheney (allora segretario alla Difesa), e Colin Powell (allora capo di

            stato maggiore interforze).
               Gli islamici si schierarono subito in due fazioni: alleati o avversari degli
            americano-sauditi.   Osama   Bin   Laden   si   trovò   a   far   parte   del   gruppo

            guidato dal leader sudanese Hassan el-Tourabi insieme, tra gli altri, a
            Yasser Arafat, con il quale partecipò ad alcune Conferenze popolari arabe
            e islamiche a Khartum.
               Nel 1992, gli Stati Uniti sbarcarono in Somalia, su mandato dell'ONU,

            per   "riportare   speranza"  (Restore   Hope).  Alcuni   vecchi   mujaeddin
            dell'Afghanistan spararono contro i Gl e furono coinvolti in un'operazione
            durante la quale morirono diciotto soldati americani. Di questi incidenti fu

            considerato responsabile Osama Bin Laden. L'esercito degli Stati Uniti se
            ne andò e nell'immaginario collettivo, Bin Laden aveva appena vinto gli
            americani dopo aver sconfitto i sovietici. Osama Bin Laden fu allora

            privato della nazionalità saudita e si trasferì in Sudan. Avendo rotto con la
            famiglia, ricevette la sua parte di eredità stimata in trecento milioni di
            dollari, somma che investì nella creazione di diverse banche, società locali

            agro-alimentari e di distribuzione. Dapprima con l'aiuto del colonnello
            Omar   Hassan   el-Béchir,   poi   di   Hassan   el-Tourabi,   fondò   diverse
            compagnie in Sudan: costruì un aeroporto, strade, installò una pipe-line e
            assunse   il   controllo   della   maggior   parte   della   produzione   di   gomma

            arabica. Malgrado queste opere, fu espulso dal Sudan nel 1996, sotto
            pressione dell'Egitto che lo accusava di avere fomentato un complotto per
            assassinare il presidente Hosni Mubarak. Tornò allora in Afghanistan.

               Nel giugno 1996, diciannove soldati americani morirono in un attentato
            nella base militare di Khobar (Arabia Saudita). Gli Stati Uniti accusarono
            Osama Bin Laden di esserne il mandante. In tutta risposta, egli rilanciò la
            jihad  contro gli USA e Israele con la sua celebre lettera:  "Bandite i

            politeisti dalla penisola arabica", dove riprende gli stessi argomenti che
            aveva   utilizzato   con   la   CIA   in   Afghanistan:   è   sacro   dovere   di   ogni
            musulmano liberare i territori dell'Islam occupati. Solo che è difficile

            paragonare la sanguinosa occupazione sovietica dell'Afghanistan con la
            concordata installazione delle basi militari statunitensi in Arabia Saudita.




            Thierry Meyssan                                57             2002 - L'Incredibile menzogna
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