Page 908 - Manuale dell'architetto
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CONTROLLO AMBIENTALE • QUALITÀ DELL’ARIA IN AMBIENTI CONFINATI E.3.
PRESENZA DI AMIANTO E INTERVENTI SU MANUFATTI IN CEMENTO ARMATO 5.
L’impiego di cordini in amianto su impianti di condi- sfondate o attaccate dagli agenti atmosferici (acqua, associati all’ingestione di amianto presente nell’acqua A.NGPREOONZGEIOREATNTLIAI ZDIIONE
zionatori è limitato a pochi casi: gelo, sole) non vi è possibilità di contaminazione dell’aria. proveniente da condotte e cassoni idrici in cemento B.OPRREGSATANZISIOMNI IEDDIELGIZLII
amianto, non hanno rilevato delle evidenti correlazioni, C.PESREORFCEISZSIOIONALE
Come pannelli termoisolanti all’interno di strutture pre- Come coperture leggere in cemento amianto (in forma anche se a tutt’oggi non vi è una identità di vedute. D.SPTRROUGTETTUTRAAZLIEONE
fabbricate metalliche (in forma di lastre). di lastre ondulate). Diffusissime su tutto il territorio Dispersione di fibre dell’aria non sono in genere possi- E.ACOMNBTIERNOTLALLOE
Presenti su vecchie carrozze di treni (ormai dismesse, nazionale, se integre e con la matrice cementizia non bili, se i manufatti non vengono rotti, forati o abrasi o F.MCOAMTEPROIANLEI,NTI, TECNICHE
anche se spesso poi abbandonate a se stesse in attesa deteriorata non rilasciano fibre. Forti rilasci si hanno sono particolarmente deteriorati. G.URBANISTICA
della bonifica) o su unità container utilizzate anche come invece se vengono rotte, forate, abrase, ecc.
moduli abitativi. L’amianto in questo ultimo caso è costi- Sono quasi del tutto scomparse, perché di breve pro- ECAO.M1NB.TIEENSTTOALE
tuito da lastre in matrice cementizia, confinate entro pare- Cassoni idrici, canne fumarie, condotte passacavi (varie duzione e già sostituite nel tempo, pavimentazioni e
ti metalliche o cartongesso, o in alcuni casi semplice- forme). Anche questo impiego è stato abbastanza diffuso. guaine contenenti amianto.
mente verniciate. Se le lastre non sono forate, abrase, Studi epidemiologici relativi a tumori gastrointestinali
Impianti, macchinari posteriori al 1993 non montano più manufatti contenenti amianto. Interventi di ristrutturazione su impianti ed edifici, non possono aver ripristinato manufat-
ti con altri contenenti amianto.
ASPETTI PATOLOGICI Le principali malattie causate da esposizioni a fibre anche a basse concentrazioni di fibre di amianto;
aerodisperse di amianto sono: quanto più limitata è stata l’esposizione tanto più tar-
Le fibre di amianto sono dannose per l’uomo e posso- di si manifesta la malattia.
no penetrare nell’organismo attraverso due vie: • Asbestosi, consistente in una progressiva fibrosi inter-
• per via respiratoria (la più significativa e pericolosa) stiziale del polmone (ispessimento del tessuto connetti- • Cancro del polmone si può avere per esposizione
• per via digestiva (mangiando, bevendo, inghiottendo vo polmonare) che provoca una diminuzione della capa- della durata di 25 anni a tutte le tipologie di amianto;
cità respiratoria. Tale patologia è causata da tutte le tipo- il tumore maligno può manifestarsi dopo 20 anni o
fibre respirate e inglobate nel muco oro-faringeo). logie di amianto e si manifesta dopo dieci anni e più dal- più dalla prima esposizione; l’abitudine al fumo ne
l’esposizione. È una malattia in fase di regressione. aumenta il rischio.
Fattori determinanti per la respirabilità delle fibre sono il
diametro e la forma. • Mesotelioma pleurico, mesotelioma peritoneale Attualmente i soggetti maggiormente a rischio di espo-
Le fibre di crisotilo avendo forma serpentina sono sono tumori maligni delle sierose di rivestimento dei sizione da fibre di amianto aerodisperse sono gli addet-
meno penetranti, mentre quelle di amosite e crocidoli- polmoni (pleura) e dell’addome (peritoneo); si ti alle opere di bonifica di materiali contenenti amianto
te, essendo aghiformi, penetrano più facilmente negli sospetta che la crocidolite sia la maggiore responsa- Un fattore di aumento del rischio risulta essere l’abitu-
alveoli polmonari. Le fibre più dannose, in quanto non bile di tali patologie che possono manifestarsi dopo dine al fumo, per l’effetto collante che questo provoca
neutralizzabili dalle difese dell’organismo, hanno una un periodo di latenza di 20-40 anni dall’esposizione nei polmoni.
lunghezza di 5 micron e larghezza inferiore a 3
micron, con un rapporto tra lunghezza e larghezza
superiore a 3:1.
LEGISLAZIONE AEBI.RO2CC.HLIITMETATTUICRAA
EQA.MU3AB.ILEITNÀTIDCEOLLN’AFIRNIAATINI
Al contrario di altri inquinanti, relativamente all’amian- RUOLI E COMPITI DEI PRINCIPALI SOGGETTI tiva bonifica di siti impiegati nell’attività estrattiva; AE.C4U.STICA
to la legislazione italiana ha prodotto e recepito una • Predispongono dei piani di smaltimento di amian- IEL.L5U.MINOTECNICA
discreta quantità di norme che regolano tutte le ope- Commissione per la valutazione dei problemi ambienta- AE.R6IA. UMIDA
razioni che coinvolgano la manipolazione dell’amianto li e dei rischi sanitari connessi all’impiego dell’amianto to classificato come tossico nocivo e individuano i FELEL.U7PS.ASRI EATTITRAVERSO
e le misure preventive da attuare nei confronti di que- presso il Ministero della Sanità (Capo II legge siti che devono essere destinati all’attività di smal- CIEML.8IPMI.AANTITZIZPAEZRIOLANE
sto materiale. 257/1992) timento; EIM.9PI.ANTI TECNICI
Nel 1991 l’Italia recepiva con il DL n.277 una serie di • Ha predisposto normative e metodologie tecniche • Controllano le attività di gestione del rifiuto e le attività di
Direttive Europee tra cui la 83/477/CEE le quali pre- bonifica per mezzo di organi territoriali (ASL, ARPA); EPEMR.IA3NENS.T5EUENR.FVZAAETNTDITIIINASUMC.IAA.NTO
scrivevano obblighi e misure di tutela e controllo a per gli interventi di bonifica; • Predispongono il censimento e il controllo sistema-
favore di lavoratori esposti a condizioni fisiche, biolo- • Ha predisposto un piano di coordinamento per la tico delle situazioni di pericolo derivanti dalla pre-
giche o chimiche particolarmente gravose e tra queste senza di amianto (siti dismessi, edifici pubblici e pri-
le fibre e polveri di amianto. Nello specifico il DL fissa- formazione professionale del servizio sanitario vati, con amianto friabile);
va il valore limite per esposizioni a fibre di amianto per nazionale addetto al controllo di bonifica; • Istituiscono corsi di formazione professionale e rila-
lavoratori impiegati in operazioni di produzione, o • Predispone disciplinari tecnici sulle modalità per il sciano titoli di abilitazione.
estrazione di tale materiale. Tali valori limite, espressi trasporto e il deposito di rifiuti di amianto;
come media ponderata su un periodo di riferimento di • Acquisisce i dati dei censimenti elaborati dalle regioni; Con il DL 5 febbraio 1997, n.22 rientrano tra le com-
otto ore (0,6 ff/ml per amianto crisotilo e 0,2 ff/ml per • Individua i requisiti per l’omologazione di materiali petenze dello Regioni, tra l’altro:
gli amianti di anfibolo comprese le miscele contenenti sostitutivi dell’amianto e di prodotti che contengono • Autorizzazione all’esercizio delle operazioni di
crisotilo) risultano ancora validi per operazioni di boni- tali materiali, in relazione alle necessità d’uso e ai
fica di manufatti contenenti amianto. rischi sanitari; smaltimento e di recupero di rifiuti, anche perico-
losi;
A un anno dalla pubblicazione della legge n.257/1992, Competenze dello Stato. Con il DL 5 febbraio 1997, • Le Agenzie Regionali dell’ARPA, (Agenzie
l’estrazione, la lavorazione e la commercializzazione n.22 rientrano tra le competenze dello Stato, tra l’altro: Regionali Protezione Ambiente), o la Regione
dell’amianto sono state definitivamente messe al ban- • La determinazione e la disciplina delle attività di devono raccogliere anche dalle imprese produttrici,
do. Una serie di decreti ministeriali e decreti legge raccoglitrici e trasportatrici di rifiuti, le comunicazio-
successivi hanno affrontato ed esplicitato metodolo- recupero dei prodotti di amianto e dei beni e dei pro- ni annuali circa i quantitativi e la tipologia di rifiuti
gie, procedure e obblighi sia in merito ad aspetti pre- dotti contenenti amianto, oltre a una serie di atti di prodotti e smaltiti.
ventivi per scongiurare eventuali contaminazioni, sia coordinamento e di indirizzo in materia di rifiuti.
in merito a interventi di bonifica di siti contaminati. La • Presso l’ANPA (Agenzia Nazionale Protezione Le Aziende Sanitarie Locali rappresentano l’organo di
legislazione ha individuato inoltre una serie di organi Ambiente) di Roma è fissata la sede del Catasto controllo territoriale; vigilano e controllano i siti inte-
competenti per il censimento, il controllo e il coordina- Nazionale dei rifiuti, oggetto di riordino da parte del ressati da operazioni di bonifica verificando:
mento di iniziative volte alla limitazione di rischi da Ministero dell’Ambiente, e aggiornato annualmente • la corretta classificazione dei rifiuti;
esposizione di amianto. con i dati provenienti dalle ARPA o dalle Regioni. • le modalità di confezionamento, manipolazione e
Il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, tra cui l’a-
mianto, sono stati oggetto di adeguamento a direttive Competenze delle Regioni e delle Provincie autonome ammasso temporaneo dei rifiuti di amianto;
europee, tramite il DL 5 febbraio 1997, n.22 e succes- (DPR 8 agosto 1994): • la corretta valutazione e rilevamento di inquina-
sive modificazioni e integrazioni. • Censiscono le imprese che abbiano utilizzato
mento interno ed esterno dell’area interessata, pri-
amianto nelle rispettive attività produttive o che svol- ma, durante e dopo l’intervento medesimo;
gono attività di smaltimento e bonifica dell’amianto; • la documentazione di legge relativa all’affidamento
• Predispongono dei programmi per realizzare la rela- delle operazioni di bonifica;
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