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E.3. CONTROLLO AMBIENTALE • QUALITÀ DELL’ARIA IN AMBIENTI CONFINATI
  3. QUALITÀ DELL’ARIA NELLA PROGETTAZIONE

      ? MATERIALI            VETRI E DERIVATI

      ? TAB. E.3.3./3        Non presenta alcun problema dal punto di vista della qualità dell’aria.
       Vetro
       Fibre minerali                                                                          Impieghi     Isolante termoacustico.
       artificiali (MMVF)
                             Questi prodotti sono costituiti a base di silicati amorfi,        Valutazione  Allo stato attuale sono stati accertati sono effetti irritativi alle mucose, alle prime
       Sigillanti, siliconi  trattati con oli minerali e resine termoindurenti.                del rischio  vie dell’apparato respiratorio, agli occhi e alla pelle. Effetti cancerogeni non
                                                                                                            sono ancora del tutto evidenti. Misure di protezione agli occhi e sul corpo devo-
       PVC                                                                                                  no essere prese soprattutto in fase di posa in opera. Oli e resine impiegati pos-
                                                                                                            sono rilasciare diversi composti organici durante il periodo di invecchiamento.
       Gomma
       Poliuretano           MATERIE PLASTICHE ED ELASTOMERICHE
       Polistirene
                             Materiali, presenti in forma liquida o semisolida, costitui-      Impieghi     L’impiego dei siliconi è vastissimo. In edilizia si utilizza come sigillante, ade-
       Moquette              ti da una macromolecola di silicio e ossigeno o cloro, e                       sivo con proprietà idrofughe, come additivo per vernici, smalti e prodotti
                             radicali alchilici (etile, metile ecc.). Le soluzioni siliconi-   Valutazione  impermeabilizzanti, come base per guarnizioni.
       Tappezzeria           che possono essere trattate con resine sintetiche di              del rischio
                             vario tipo (alchidiche, poliestere ecc.) per ottenere i cor-                   In forma fluida vi è una elevata volatilizzazione dei composti organici duran-
                             rispondenti copolimeri.                                                        te la posa in opera. In forma elastomerica è caratterizzato da rilasci a emis-
                                                                                                            sione lenta nel tempo.

                             Il polivinilcloruro è un polimero del cloruro di vinile, a cui    Impieghi     Diversi in diverse forme: rivestimento, film impermeabili, schiume, tubazio-
                             vengono aggiunti plastificanti (esteri ftalati o esteri di                     ni ecc.
                             acidi pluribasici, alcoli monovalenti), stabilizzanti (gesso,     Valutazione
                             caolino, fibre di vetro, grafite, carbonio, kevlar ecc.) e        del rischio  Il cloruro di vinile è una sostanza cancerogena. Il cloro contenuto nel poli-
                             ritardanti di fiamma (idrossidi di alluminio o composti di                     mero tende a volatilizzare nel tempo così come lo strato di resine acriliche
                             cloro e bromo). Nell’utilizzo come rivestimento lo strato                      o poliuretaniche. L’utilizzo di collanti per la posa in opera aumenta l’intensi-
                             di finitura viene trattato con protettivi a base di resine                     tà delle emissioni. In alcuni tipi di lavorazioni (schiume ed elastomeri) le
                             acriliche o poliuretaniche (PVC plastificato).                                 emissioni sono lente e costanti nel tempo.

                             Elastomeri naturali o sintetici ottenuti dopo un processo di      Impieghi     Rivestimenti, guarnizioni.
                             vulcanizzazione. In queste fasi vengono inoltre aggiunte
                             cariche di origine naturale, plastificanti (esteri pluribasici,   Valutazione  Le gomme sono soggette a invecchiamento precoce rispetto alle resine vini-
                             alcoli monovalenti, esteri ftalati o particolari mescole poli-    del rischio  liche con conseguente polverizzazione a causa della scarsa tenuta dei lega-
                             meriche più stabili), e pigmenti. Nel caso di rivestimenti lo                  mi intermolecolari dello zolfo. Scarse emissioni di composti volatili.
                             strato superficiale può essere rinforzato con un film pro-                     Problematiche possono essere associabili all’eventuale strato protettivo acri-
                             tettivo di acriliche o poliuretaniche.                                         lico o poliuretanico e all’uso di collanti (policloroprenici ed epossi-poliammi-
                                                                                                            dici) che possono rilasciare composti anche lentamente nel tempo.

                             Polimeri caratterizzati dalla presenza di una macromo-            Impieghi     Utilizzati in colle e additivi, isolanti temoacustici, arredo.
                             lecola del gruppo uretanico ottenuto per reazione tra gli
                             isocianati e alcoli polivalenti.                                  Valutazione  Anche se le reazioni tra le materie prime sono teoricamente complete si
                                                                                               del rischio  verificano emissioni di composti volatili lente nel tempo correlate anche a
                                                                                                            una diminuzione di volume, soprattutto nel caso delle schiume.

                                                                                               Impieghi     Pannelli termoisolanti, coperture trasparenti.

                             Polimero dello stirene (vinilbenzene). Nelle forme espanse        Valutazione  Rilasci elevati di stirene sono stati riscontrati alla fabbricazione del prodotto
                             è additivato con pentano.                                         del rischio  seguiti da un veloce decadimento; anche il tipo di lavorazione del materiale
                                                                                                            (sinterizzato o estruso) influisce sulle modalità di emissione. Nel caso del
                                                                                                            polistirene espanso sinterizzato (polistirolo) il rilascio è condizionato anche
                                                                                                            dall’invecchiamento del materiale e dalla perdita di tenuta delle celle.

                             MATERIALI TESSILI

                             Le fibre possono essere di origine naturale (lana) o sin-         Impieghi     Rivestimenti.
                             tetica (poliammidi variamente trattate). Nel secondo
                             caso esiste inoltre un sottofondo gommato ottenuto con            Valutazione  Non vi è nessun rischio per l’uso di fibre naturali.
                             PVC o gomma. La moquette, come tutti i materiali tessi-           del rischio  Per moquette sintetiche oltre al rilascio di sostante dal sottofondo, se non
                             li e cartacei, ha un elevato potere di adsorbimento e rila-                    sottoposte a ventilazione preventiva prima della messa in commercio, si
                             scio di sostante volatili aerodisperse.                                        verificano forti emissioni collegate all’impiego di collanti. Aerare sempre il
                                                                                                            locale prima e dopo la posa in opera.
                                                                                                            Per entrambe i tipi di fibre possono esservi possibilità di contaminazione
                                                                                                            microbiologica nel caso di locali umidi.

                             Questi prodotti sono costituiti da una base in cellulosa o        Impieghi     Finitura.
                             pasta di legno a cui vengono aggiunte cariche (gesso,
                             caolino), pigmenti, leganti per i pigmenti (materiali ade-        Valutazione  Nel prodotto finito non si riscontrano tracce degli additivi impiegati in fase di
                             sivi, lattici, materiali colloidi e resine sintetiche), additivi  del rischio  lavorazione. È’ però elevata la contaminazione provocata dai collanti (a
                             sintetici protettivi contro l’umidità (urea, resine di urea-                   base di resine acriliche o epossidiche) utilizzati per la posa in opera. Aerare
                             formaldeide e melammina aldeide) e ad azione biocida                           sempre il locale prima e dopo la posa. Nelle operazioni di manutenzione
                             (pentaclorofenolo).                                                            evitare prodotti contenenti VOC, solventi organici (tricolroetilene, percloroe-
                             In alcuni prodotti lo stato superficiale può essere costi-                     tilene, tricloroetano, acetone, acetati di etile e amile) e propellenti spray
                             tuito da una pellicola vinilica (PVC) o da fibre naturali                      come i clorofluorocarburi, gli idrofluorocarburi e anidride carbonica.
                             (vegetali, animali o minerali) o chimiche (artificiali o sin-
                             tetiche). Questo tipo di materiali hanno un elevato pote-
                             re di adsorbimento e successivo rilascio di sostante
                             volatili aerodisperse.

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