Page 897 - Manuale dell'architetto
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E.3. CONTROLLO AMBIENTALE • QUALITÀ DELL’ARIA IN AMBIENTI CONFINATI
3. QUALITÀ DELL’ARIA NELLA PROGETTAZIONE
? MATERIALI VETRI E DERIVATI
? TAB. E.3.3./3 Non presenta alcun problema dal punto di vista della qualità dell’aria.
Vetro
Fibre minerali Impieghi Isolante termoacustico.
artificiali (MMVF)
Questi prodotti sono costituiti a base di silicati amorfi, Valutazione Allo stato attuale sono stati accertati sono effetti irritativi alle mucose, alle prime
Sigillanti, siliconi trattati con oli minerali e resine termoindurenti. del rischio vie dell’apparato respiratorio, agli occhi e alla pelle. Effetti cancerogeni non
sono ancora del tutto evidenti. Misure di protezione agli occhi e sul corpo devo-
PVC no essere prese soprattutto in fase di posa in opera. Oli e resine impiegati pos-
sono rilasciare diversi composti organici durante il periodo di invecchiamento.
Gomma
Poliuretano MATERIE PLASTICHE ED ELASTOMERICHE
Polistirene
Materiali, presenti in forma liquida o semisolida, costitui- Impieghi L’impiego dei siliconi è vastissimo. In edilizia si utilizza come sigillante, ade-
Moquette ti da una macromolecola di silicio e ossigeno o cloro, e sivo con proprietà idrofughe, come additivo per vernici, smalti e prodotti
radicali alchilici (etile, metile ecc.). Le soluzioni siliconi- Valutazione impermeabilizzanti, come base per guarnizioni.
Tappezzeria che possono essere trattate con resine sintetiche di del rischio
vario tipo (alchidiche, poliestere ecc.) per ottenere i cor- In forma fluida vi è una elevata volatilizzazione dei composti organici duran-
rispondenti copolimeri. te la posa in opera. In forma elastomerica è caratterizzato da rilasci a emis-
sione lenta nel tempo.
Il polivinilcloruro è un polimero del cloruro di vinile, a cui Impieghi Diversi in diverse forme: rivestimento, film impermeabili, schiume, tubazio-
vengono aggiunti plastificanti (esteri ftalati o esteri di ni ecc.
acidi pluribasici, alcoli monovalenti), stabilizzanti (gesso, Valutazione
caolino, fibre di vetro, grafite, carbonio, kevlar ecc.) e del rischio Il cloruro di vinile è una sostanza cancerogena. Il cloro contenuto nel poli-
ritardanti di fiamma (idrossidi di alluminio o composti di mero tende a volatilizzare nel tempo così come lo strato di resine acriliche
cloro e bromo). Nell’utilizzo come rivestimento lo strato o poliuretaniche. L’utilizzo di collanti per la posa in opera aumenta l’intensi-
di finitura viene trattato con protettivi a base di resine tà delle emissioni. In alcuni tipi di lavorazioni (schiume ed elastomeri) le
acriliche o poliuretaniche (PVC plastificato). emissioni sono lente e costanti nel tempo.
Elastomeri naturali o sintetici ottenuti dopo un processo di Impieghi Rivestimenti, guarnizioni.
vulcanizzazione. In queste fasi vengono inoltre aggiunte
cariche di origine naturale, plastificanti (esteri pluribasici, Valutazione Le gomme sono soggette a invecchiamento precoce rispetto alle resine vini-
alcoli monovalenti, esteri ftalati o particolari mescole poli- del rischio liche con conseguente polverizzazione a causa della scarsa tenuta dei lega-
meriche più stabili), e pigmenti. Nel caso di rivestimenti lo mi intermolecolari dello zolfo. Scarse emissioni di composti volatili.
strato superficiale può essere rinforzato con un film pro- Problematiche possono essere associabili all’eventuale strato protettivo acri-
tettivo di acriliche o poliuretaniche. lico o poliuretanico e all’uso di collanti (policloroprenici ed epossi-poliammi-
dici) che possono rilasciare composti anche lentamente nel tempo.
Polimeri caratterizzati dalla presenza di una macromo- Impieghi Utilizzati in colle e additivi, isolanti temoacustici, arredo.
lecola del gruppo uretanico ottenuto per reazione tra gli
isocianati e alcoli polivalenti. Valutazione Anche se le reazioni tra le materie prime sono teoricamente complete si
del rischio verificano emissioni di composti volatili lente nel tempo correlate anche a
una diminuzione di volume, soprattutto nel caso delle schiume.
Impieghi Pannelli termoisolanti, coperture trasparenti.
Polimero dello stirene (vinilbenzene). Nelle forme espanse Valutazione Rilasci elevati di stirene sono stati riscontrati alla fabbricazione del prodotto
è additivato con pentano. del rischio seguiti da un veloce decadimento; anche il tipo di lavorazione del materiale
(sinterizzato o estruso) influisce sulle modalità di emissione. Nel caso del
polistirene espanso sinterizzato (polistirolo) il rilascio è condizionato anche
dall’invecchiamento del materiale e dalla perdita di tenuta delle celle.
MATERIALI TESSILI
Le fibre possono essere di origine naturale (lana) o sin- Impieghi Rivestimenti.
tetica (poliammidi variamente trattate). Nel secondo
caso esiste inoltre un sottofondo gommato ottenuto con Valutazione Non vi è nessun rischio per l’uso di fibre naturali.
PVC o gomma. La moquette, come tutti i materiali tessi- del rischio Per moquette sintetiche oltre al rilascio di sostante dal sottofondo, se non
li e cartacei, ha un elevato potere di adsorbimento e rila- sottoposte a ventilazione preventiva prima della messa in commercio, si
scio di sostante volatili aerodisperse. verificano forti emissioni collegate all’impiego di collanti. Aerare sempre il
locale prima e dopo la posa in opera.
Per entrambe i tipi di fibre possono esservi possibilità di contaminazione
microbiologica nel caso di locali umidi.
Questi prodotti sono costituiti da una base in cellulosa o Impieghi Finitura.
pasta di legno a cui vengono aggiunte cariche (gesso,
caolino), pigmenti, leganti per i pigmenti (materiali ade- Valutazione Nel prodotto finito non si riscontrano tracce degli additivi impiegati in fase di
sivi, lattici, materiali colloidi e resine sintetiche), additivi del rischio lavorazione. È’ però elevata la contaminazione provocata dai collanti (a
sintetici protettivi contro l’umidità (urea, resine di urea- base di resine acriliche o epossidiche) utilizzati per la posa in opera. Aerare
formaldeide e melammina aldeide) e ad azione biocida sempre il locale prima e dopo la posa. Nelle operazioni di manutenzione
(pentaclorofenolo). evitare prodotti contenenti VOC, solventi organici (tricolroetilene, percloroe-
In alcuni prodotti lo stato superficiale può essere costi- tilene, tricloroetano, acetone, acetati di etile e amile) e propellenti spray
tuito da una pellicola vinilica (PVC) o da fibre naturali come i clorofluorocarburi, gli idrofluorocarburi e anidride carbonica.
(vegetali, animali o minerali) o chimiche (artificiali o sin-
tetiche). Questo tipo di materiali hanno un elevato pote-
re di adsorbimento e successivo rilascio di sostante
volatili aerodisperse.
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