Page 40 - Riflessologia della memoria
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“In fin dei conti la vita mi ha messo alla prova...”.

         Iniziamo a intravedere uno spiraglio di comprensione dell'evento: una prova da superare.
      Anche se con qualche dubbio e perplessità, Martina sta iniziando a capire che la vita, ogni
      tanto, pone sul nostro cammino degli ostacoli e che noi dobbiamo tirare fuori grinta e coraggio
      per superarli:
         “Però io la prova l'ho superata, ne sono uscita! Forse un po’ acciaccata, ma ce l'ho fatta.
      Beh, tutto sommato posso essere orgogliosa di me...”.
         L'elaborazione, in questo caso, è piuttosto rapida e Martina sta passando in fretta da una

      condizione  di  disperazione  a  una  di  ritrovato  coraggio.  Terminata  la  stimolazione  e  la
      rievocazione,  infatti,  si  sente  molto  meglio  e  anche  la  prospettiva  di  cercare  e  trovare  un
      lavoro migliore non le sembra tanto inverosimile.
         Nonostante ciò, non possiamo essere certi che il problema sia stato risolto definitivamente,
      quindi  optiamo  per  segnare  la  Placca  cutanea  con  una  penna  e  consigliamo  a  Martina  di
      massaggiare  il  punto  cutaneo  con  una  piccolissima  quantità  di  crema,  alla  quale  sono  state

      mescolate preventivamente alcune gocce di Gorse e di Oak (Fiori di Bach). In questo caso, il
      primo  fiore  ha  lo  scopo  di  aiutarla  a  superare  l'incertezza  e  la  sfiducia  (collegate
      all'esperienza  rivissuta),  ma  anche  la  conseguente  convinzione  di  non  poter  più  migliorare.
      Oak, invece, serve per risvegliare il coraggio di far fronte alle difficoltà della vita, coraggio
      che è stato colpito durante la lunga malattia, generando una certa scontentezza di sé per non
      avere potuto fare quello che si voleva o si doveva (l'università, per esempio).
         Questa operazione ripetuta per circa un mese ha dato ottimi risultati e Martina si è lanciata

      con ritrovato entusiasmo nella vita e nel mondo del  lavoro.  Oggi  ha  un'occupazione  che  le
      piace molto di più rispetto a quella precedente, ma... “Non si sa mai, potrei mirare più in alto
      fra non molto”, dice sorridendo, “per ora, comunque, mi sento bene così”.
         Quella di Martina è una bella storia a lieto fine, ma ovviamente ogni caso è un caso a sé e
      va valutato nelle sue particolarità.





















      Nell'immagine è evidenziata la posizione esatta della Placca cutanea relativa al ventitreesimo
      anno di età, proprio quello trattato nel caso di Martina, perché corrispondente all'avvenimento
      non pienamente risolto.




      Perché la pelle...
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