Page 15 - Meditazione sui colori
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4. EFFETTI PSICOLOGICI DEI COLORI









      Poiché  l’essere  umano  è  un’entità  psicofisica  inscindibile,  ogni  pensiero,  semplice  o
      complesso,  più  o  meno  legato  ad  un  evidente  stato  emotivo,  reca  comunque  con  sé
      un’emozione, e ogni emozione, a livello inconscio, è istintivamente associata a un colore. Il
      processo è reversibile: la vista di un colore suscita una reazione emotiva e questa a sua volta
      genera pensieri.
         In generale ai colori caldi si riconoscono effetti stimolanti e positivi, mentre quelli freddi

      generano calma e un certo distacco. Bisogna però tener presente l’inevitabile varietà delle
      reazioni  soggettive  e  il  fatto  che  ogni  colore  possiede  proprietà  sia  positive  sia  negative.
      Queste ultime tendono più facilmente a manifestarsi quando c’è un uso eccessivo o addirittura
      esclusivo di un determinato colore.
         Così  il  rosso  attira  l’attenzione,  rafforza  la  volontà  e  il  coraggio,  ma  è  anche  usato

      comunemente  come  segnale  di  pericolo  e  può  generare  uno  stato  di  allarme.  La  sua  carica
      eccitante  spinge  all’azione  e  ravviva  la  spinta  sessuale,  ma  potrebbe  anche  favorire
      un’eccessiva istintività e rendere le pulsioni meno soggette al controllo razionale.
         Il  rosa  richiama  un  bisogno  di  tenerezza  e  di  affetto  e  risulta  gradito  a  chi  prova  un
      desiderio di protezione, ma ha effetti negativi per chi soffre d’insonnia, perché l’energia delle
      radiazioni rosse unita alla carica dinamica del bianco richiama all’azione.

         L’arancione  genera  allegria,  spensieratezza  e  aumenta  l’ottimismo.  Grazie  all’energia
      materiale  del  rosso  e  a  quella  mentale  del  giallo  crea  una  sinergia  psicofisica  che  dà
      benessere, gioia di vivere e desiderio di superare vecchie idee e preconcetti.
         Il marrone è rassicurante, trasmette un senso di stabilità e aiuta ad essere pratici. Tuttavia
      potrebbe  anche  appesantire,  accrescere  la  pigrizia  e  rafforzare  le  abitudini:  in  tal  caso  si

      sperimenta un benessere che non deriva da un senso di comunione, più o meno conscio, con la
      natura, bensì dall’ancorarsi a vecchi modelli, atteggiamento che comporta protezione ma anche
      chiusura. È dannoso per chi è triste o soggetto a depressione.
         Il  giallo  crea  chiarezza  mentale  ed  è  antidepressivo.  Favorisce  l’attenzione  e
      l’apprendimento, stimolando estroversione, comunicazione, ottimismo e senso di benessere.
      Genera desiderio di novità e fiduciosa apertura verso il futuro.

         Il  verde  genera  calma  ed  equilibrio.  Rafforza  la  volontà  di  agire  e  la  tenacia,  un  sano
      desiderio di autoaffermazione e di trasmettere insegnamenti. Tuttavia un eccesso di verde può
      produrre effetti contrari: immobilismo e tendenza alla depressione.
         Il blu favorisce il rilassamento, l’autoanalisi, la serenità emotiva e l’armonia. Stimola la
      creatività e il desiderio di comunicare, promuove e rafforza i legami affettivi, il senso del

      dovere  e  dell’unione.  Invita  all’interiorizzazione,  all’intuizione,  ma  può  anche  alimentare
      sentimenti  di  solitudine  e  di  introversione  e  indurre  sonnolenza.  Caratterizza  non  solo  il
      ricercatore spirituale, ma anche il temperamento flemmatico.
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