Page 81 - Manuale di autostima
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scommettere, perché non succederà mai. Il giudizio di una commessa sui suoi prodotti in
vendita, cascasse il mondo, sarà sempre positivo, così come sarà sempre positivo il giudizio
di un pasticcere sulle sue paste. Riterresti queste opinioni credibili al cento per cento? No,
perché vengono fatti solo sulla base del proprio mestiere. C’è anche la possibilità che i
giudizi in questo caso siano veri, ad esempio, la torta del pasticcere è molto, molto, molto
buona, ma sarebbe semplicemente una casualità, perché ti avrebbe risposto “è deliziosa, sul
serio, farà un figurone” anche se fosse stata amara come il fiele. A volte vengono fatti giudizi
da parte di persone che lo fanno per mestiere. Secondo la parrucchiera, sicuramente staresti
meglio se facessi gli shatush, o una ricostruzione delle punte, o qualunque cosa le passi in testa
in quel momento, se andassi in palestra, sicuramente saresti più in forma se facessi una serie
di esercizi che solo i loro istruttori conoscono e che solo il loro pacchetto propone. Se posso
darti un consiglio, prendi questi giudizi per quello che sono: un mestiere, non un dato di
fatto. Può darsi che tu voglia farti gli shatush, o può darsi che tu non ci pensi nemmeno, la
decisione è nelle tue mani;
Il “giudizio della suocera”, ovvero il giudizio acido: diciamo che il nome dice tutto. A volte
veniamo giudicati per invidia, per pettegolezzo, perché, a volte, semplicemente vengono
fatti giudizi senza pensare alle conseguenze e a quanto si sta davvero dicendo. Sono tutti i
pettegolezzi del tipo “hai visto Sofia? Ma ti pare? Non ha ancora ottenuto il divorzio e l’ho già
vista con un altro, che avrà almeno dieci anni in meno di lei! Che storia…” ho un solo
consiglio per te, in questo caso: lasciare stare. Non pensare neanche per un secondo che un
giudizio dato per pettegolezzo o per superficialità possa dire qualcosa su te stesso, perché non
è così. Spesso, per esperienza, potrei dire che sono i giudizi che ascoltiamo più
facilmente, o che, quantomeno ci rimangono più impressi. Te lo ripeto: lascia perdere, non
ne vale la pena. Da un’opinione che nasce per ferire qualcuno, o detta senza pensare alle
conseguenze, non potrà mai nascere niente di buono.
Se proprio dobbiamo preoccuparci dei giudizi altrui, tanto vale capire esattamente cosa ci
viene detto, e decidere cosa ricordare e cosa no.
Prova a fare una lista dei giudizi che ti sono stati fatti, quelli che ricordi meglio, che
hanno segnato, nel bene o nel male, la persona che sei. Rifletti, ricorda il momento in cui
sono stati detti, che giorno era, se è stato tempo fa o se eri ancora un bambino, come ti sei
sentito allora e come ti senti oggi nel ripensarci. Chi ha pronunciato quel giudizio? Quale
poteva essere il suo scopo? Consigliarti? Ferirti? Che rapporto c’era tra di voi?