Page 154 - Il grande dizionario della metamedicina
P. 154
nonna…), secondo cui le mestruazioni sono una fatalità che ritorna tutti i mesi con il suo carico di disagi, dolori e
altri inconvenienti. Quando ero piccola, per parlare di mestruazioni si diceva «essere malate».
I dolori mestruali possono esprimere una difficoltà ad accettare la propria condizione femminile, sia perché si è
vista la propria madre dominata, annullata e sottomessa dal proprio padre, sia perché i nostri fratelli godevano di
privilegi a noi non concessi, o anche perché si percepisce quanto sia difficile prendere il proprio posto in un mondo
governato in gran parte da uomini.
È possibile che abbia accettato l’idea che essere una donna equivalga a soffrire?
Possono anche essere in relazione a un abuso sessuale. La ragazza o la donna può allora rifiutare la propria
femminilità, che per lei equivale a essere vulnerabile, e ogni mese, quando il corpo le ricorda di essere donna,
tornano tutte le emozioni legate a quell’abuso.
Carole aveva dolori al ventre, nella parte bassa della schiena e alle gambe ogni volta che le venivano le
mestruazioni. Testimone della sottomissione della madre nei confronti di suo padre, aveva registrato nella sua
memoria emozionale le seguenti equazioni: «uomo = dominazione, potere» e «donna = sottomissione, impotenza».
Malgrado l’aspetto femminile, aveva una mente molto maschile e pensava: «Io non sarò mai al servizio di un uomo e
non permetterò mai a un uomo di dominarmi», senza rendersi conto che si comportava come gli uomini che aveva
giudicato. Le mestruazioni le ricordavano ogni mese che era una donna. Quando parlava con il medico dei suoi
dolori, lui le diceva: «Questo significa essere donna», e ciò la rendeva ancora più furibonda. Carole si diceva: «Se
è questo che significa essere donna, soffrire ogni mese per poter mettere al mondo dei figli, soffrire durante la
gravidanza, soffrire durante il parto per poi essere angosciata dai propri bambini, allora questo tipo di vita non lo
voglio davvero!» In conseguenza dei dolori mestruali, sviluppò un’endometriosi che la portò a sottoporsi a
un’isterectomia totale con ablazione delle tube di Falloppio.
Carole ha potuto accettare la sua femminilità quando ha capito che essere una donna non ha niente a che vedere con
la sottomissione e che sua madre aveva senza dubbio imparato che, per essere una buona moglie, doveva essere
sottomessa e rimettere tutto il potere nelle mani del marito.
Ho rifiutato la mia condizione di donna o quella di mia madre?
Serbo rancore nei confronti di un uomo in particolare o degli uomini in generale?
Per liberarsi dai dolori mestruali è necessario liberarsi dalle idee sbagliate riguardanti le mestruazioni, se è questo
il caso. Riconciliarsi con il proprio principio femminile vedendo tutti gli aspetti positivi della femminilità. Infine,
accettareche, se abbiamo vissuto un abuso, forse dovremmo imparare a farci rispettare? Ciò che non esclude di
esprimere alla persona che ha abusato di noi tutto il male che ci ha fatto. Lo si può fare visualizzando la scena
dell’abuso e guardandoci manifestare a quella persona tutta la sofferenza che abbiamo dentro, per poi vederla mentre
ci dice che non si era resa conto fino a che punto poteva farci del male. Questo percorso può essere fatto con l’aiuto
di un terapeuta esperto nel lavoro di liberazione della memoria emozionale.
→ Ritardo nella comparsa delle mestruazioni in una ragazza: vedi Amenorrea.
→ Sindrome premestruale: insieme di disturbi fisici ed emotivi che appaiono nella donna una settimana o due
prima del ciclo. Colpisce soprattutto le donne che non si sentono comprese dal compagno o dal marito.
Nel mondo animale, in alcuni periodi di stress, la femmina prova il bisogno istintivo che il maschio si occupi di lei,
che la copra quando è in calore, che vegli sul suo nutrimento e sulla sua sicurezza, in modo che non abbia altre
preoccupazioni che quella di portare a termine la gravidanza.
La stessa cosa succede nella donna. A un certo punto del suo ciclo è più sensibile, più vulnerabile. È in questi
momenti che prova un maggior bisogno di essere compresa dal partner. Se riceve le sue attenzioni, tutto va bene. In
caso contrario, può essere irritabile e nervosa.
Ho il sostegno e la comprensione della persona che amo?
→ Impazienza al momento del periodo mestruale: una delle mie partecipanti ai seminari provava un senso di
impazienza subito prima del ciclo. Si ricordò di quanto era stata impaziente di avere le mestruazioni. Tutte le sue
amiche le avevano avute a dodici o tredici anni, mentre lei aveva quindici anni e non le erano ancora venute. Aveva
molta fretta di diventare donna a sua volta. Prendendo coscienza di quello che aveva vissuto, si liberò
dall’impazienza che durante il ciclo la rendeva irritabile nei confronti del suo ambiente.
METACARPO: vedi Mani.
METASTASI: le metastasi sono sovente chiamate a torto «tumore diffuso». Molte persone credono che quando il loro
tumore è entrato in metastasi vuol dire che si è diffuso e credono di essere sul punto di morire, mentre si tratta di un
nuovo tumore legato a nuovi shock, che può guarire se la persona riesce a liberarsi dalle emozioni che lo hanno
originato.
La parola «metastasi» deriva dal greco «metastasis» che significa «cambiamento di luogo». Secondo la medicina
classica, le metastasi sono focolai secondari generati dal tumore originario, e una metastasi può formarsi nelle ossa