Page 150 - Il grande dizionario della metamedicina
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dominare le proprie angosce e si teme di venire colpiti da una malattia mentale. Questo è frequente nelle persone che
     soffrono di agorafobia (vedi la voce corrispondente).
     Per liberarsene si potrà cercare di comprendere la sofferenza della persona di cui si diceva che soffriva di una
     malattia mentale. E anche riconoscere che il fatto di vivere emozioni non significa automaticamente essere affetti da
     una malattia mentale.
     Tenevo una conferenza e, durante la pausa, una giovane venne verso di me per parlarmi della sua amica: Joyce era
     uscita dal servizio psichiatrico quel pomeriggio ed era andata dall’amica per dirle che voleva farla finita con la sua
     vita. Sapendo che quella sera tenevo una conferenza, l’amica l’aveva trascinata con sé perché potesse parlarmi. Alla
     fine della conferenza incontrai Joyce. Le era stato detto che soffriva di un grave disturbo psichiatrico e che avrebbe
     dovuto prendere farmaci per tutta la vita. Poiché mi sembrava sana di mente, le dissi che era possibile che fosse alle
     prese con forti emozioni che non sapeva come gestire, ma che non per questo era malata. Le proposi il seminario di
     «Liberazione della memoria emozionale». Durante il suo svolgimento, prese coscienza del conflitto di competizione
     che viveva con la madre, che cercava continuamente di distruggere la sua personalità e non esitava a farla ricoverare
     per il minimo motivo. Dopo il seminario Joyce imparò a farsi valere di fronte a lei e riprese fiducia in sé. Si cercò
     un lavoro che le permettesse di proseguire i suoi studi. Poiché non aveva soldi per pagare il seminario, ci mettemmo
     d’accordo che lo avrebbe pagato quando avesse potuto. Due anni dopo ricevetti un assegno con la cifra dovuta con
     queste parole: «Grazie veramente di cuore. Il seminario è stato il miglior investimento della mia vita».
     Cos’è che mi ha potuto indurre a temere di soffrire di una malattia mentale?

     MALATTIE  SESSUALMENTE  TRASMISSIBILI  o  MST: malattie che provengono sovente da sensi di colpa nella sfera sessuale,  in
     rapporto con convinzioni derivanti dall’educazione religiosa o famigliare; sensi di colpa per avere avuto rapporti
     sessuali solo per il piacere dei sensi, per avere rapporti con una persona dello stesso sesso ecc.
     Queste  malattie  sono  principalmente: gonorrea,  sifilide,  infezioni  da  clamidia,  herpes  genitale,  tricomoniasi,
     ftiriasi pubica, condiloma genitale.
     Provo un sentimento di vergogna o di colpa nei confronti della sessualità?
     Posso vergognarmi di avere un padre omosessuale o una madre di scarsa moralità.
     Posso vergognarmi del modo in cui vivo la mia sessualità.
     Posso sentirmi in colpa per aver tradito il partner.
     Posso vergognarmi o sentirmi colpevole per essermi lasciato andare a pratiche perverse o sadomasochiste.
     Si può notare che persone che vivono una relazione di coppia armoniosa, che siano eterosessuali o omosessuali,
     sono raramente soggette a queste malattie.
     Sono forse alle prese con un senso di colpa sessuale?
     → MST negli omosessuali: vedi anche Omosessualità.

     Provo un senso di colpa o di vergogna nel vivere la mia omosessualità? Vedi AIDS.
     MALESSERE GENERALE o DOLORI DAPPERTUTTO: vedi Fibromialgia.
     MANCANZA DI FERRO: vedi Ferro.
     MANI: servono a eseguire un ordine o delle funzioni. Le mani rappresentano la nostra abilità così come la capacità
     di donare e di ricevere.
     → Dolori alle mani: può voler dire che ci sentiamo insicuri nel compito che stiamo svolgendo. Possiamo temere
     di non esserne all’altezza.
     Provo insicurezza in ciò che faccio?
     Ho paura di essere inadeguato o di non sapere come fare?
     È possibile che mi senta impotente a poter aiutare la persona che amo e che soffre?

     Una partecipante ai seminari che aveva molto male alle mani non aveva messo in relazione i suoi dolori con quello
     che stava vivendo, fino a che non ne parlammo insieme. Aveva un compagno che vedeva soffrire e che avrebbe tanto
     voluto aiutare ma non sapeva in che modo, e questo le faceva provare un grande senso di impotenza. Dopo aver visto
     il legame tra le due cose, chiese al suo compagno se voleva il suo aiuto, al che lui rispose di no. Capì che non
     poteva aiutarlo, che non era lei che lo poteva fare. Smise di sentirsi impotente e i dolori cessarono.
     Mano sinistra, mano destra:
     La mano destra in un destrimane – e sinistra in un mancino – è quella che esegue gli ordini. Riguarda quindi più
     quello che si fa, mentre la sinistra per un destrimane – e la destra nel mancino – è la mano che aiuta l’altro. Quindi
     un problema alla mano che aiuta può essere legato alla paura di chiedere aiuto in quello che si sta compiendo.
     → Dolore alla mano che aiuta:
     Ho difficoltà a chiedere aiuto o credo di non potermi aspettare aiuto dagli altri?
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