Page 148 - Il grande dizionario della metamedicina
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MALATTIE  MENTALI:nella malattia mentale si deve fin dall’inizio distinguere la nevrosi  dalla psicosi. In psicologia, si
     insegna che la nevrosi attiene alla gestione della fase edipica mentre la psicosi è più arcaica, al di qua di Edipo.Più
     semplicemente,  si  potrebbe  dire  che nella  nevrosi  la  persona  è  cosciente  della  sua  sofferenza,  mentre  nella
     psicosi non lo è, convinta che siano gli altri ad avere problemi e a creare difficoltà.
     → Nevrosi: disturbi della personalità senza lesioni organiche dimostrabili.
     Secondo  Freud,  nella  nevrosi  si  possono  classificare  i  seguenti  disturbi  psicologici:  isteria,  nevrosi  ossessiva,
     nevrosi d’angoscia, nevrosi attuale, nevrastenia e psiconevrosi.
     Secondo Arthur Janov, la nevrosi è un processo di sopravvivenza che immerge l’individuo in una dimensione irreale
     per  proteggerlo  da  una  realtà  intollerabile  e  inassimilabile.  Non  distingue  tipi  diversi  di  nevrosi.  Secondo  lui
     derivano tutti da problemi prenatali, nascita laboriosa, carenze affettive ecc. Inoltre, a suo avviso, più il trauma è
     precoce più la nevrosi è importante, segnata da orme indelebili, più sarà difficile estirparla.
     Bisogna comunque fare una distinzione tra la nevrosi come malattia e una struttura nevrotica.
     Un esempio: la nevrosi d’angoscia diventa malattia quando la persona vive angoscia e ansia nel quotidiano, al punto
     da influenzare anche le sue parole, e la mantiene in uno stato di tristezza, di ripiegamento su se stessa, di mancanza
     di gusto per la vita, provocando disturbi del sonno, dell’alimentazione e altri di tipo psicosomatico. Una struttura
     nevrotica, invece, può essere occasionale e passeggera. In conseguenza di emozioni per una perdita o un lutto tutti
     possono  vivere  una  fase  di  nevrosi  d’angoscia,  senza  per  questo  soffrire  di  una  malattia  mentale.  Vedi  Nevrosi
     ossessiva.
     →  Nevrosi  come  malattia:  caratterizzata  dall’associazione  di  ossessioni  diverse  e  dagli  atteggiamenti  difensivi
     quali i rituali ossessivi. Presenta quattro caratteri principali:
     –  L’automatismo:la  vita  mentale  si  svolge  spontaneamente,  come  se  fosse  indipendente  dalla  coscienza  e  dalla
     volontà del soggetto.
     – L’incoercibilità:l’automatismo del pensiero assume un carattere obbligatorio, inevitabile, la persona non vi si può
     sottrarre.
     –  La  lotta  interiore:la  persona  cerca  di  ostacolare  questo  automatismo  incoercibile  del  suo  pensiero  con  altre
     rappresentazioni mentali. Questa lotta incessante, obbligatoria, impegnativa, poco efficace e sfiancante, assorbe tutta
     la sua energia e spiega la rilevanza dell’astenia (esaurimento).
     – La coscienza della malattia:la persona è perfettamente consapevole della propria malattia che cerca, per quanto
     può, di mascherare agli altri.

     →  Psicosi:  tra  le  psicosi,  si  trova  la  psicosi  maniaco-depressiva  (bipolare)  o  malinconica  (unipolare),  la
     schizofrenia, la paranoia, la psicosi allucinatoria cronica.
     →  Psicosi  maniaco-depressiva:  oscilla  tra  malinconia  e  accesso  maniaco.  Malinconia  nel  senso  di  uno  stato
     depressivo, con svalutazione di sé e idee deliranti o suicide. Maniaco nel senso che è accompagnata da iperattività,
     dinamismo, esaltazione. L’evoluzione è fatta di accessi, che svaniscono spontaneamente e recidivanti sia sotto forma
     depressiva, malinconica, sia di agitazione maniacale. Vedi Bipolarità.
     →caratterizzata da una dissociazione della vita psichica con trasformazione profonda della personalità, perdita del
     contatto vitale con il mondo esterno, ripiegamento su un mondo interiore autistico in cui dominano comportamenti e
     discorsi  discordanti,  incoerenti  e  con  idee  deliranti  o  allucinazioni  (soprattutto  uditive).  Include  due  versanti:
     Schizofrenia: è
     Un versante negativo:è l’alterazione della personalità isolata dal mondo esterno che si manifesta nella sindrome da
     dissociazione.
     Un versante positivo:è la ricostruzione dell’io e del mondo in un delirio paranoide.
     Per poter fare una diagnosi di schizofrenia, la persona deve mostrarsi profondamente separata dalla realtà e dare
     segni  di  personalità  frammentata  per  almeno  sei  mesi.  Inoltre,  durante  questo  periodo  bisogna  che  soffra  di
     allucinazioni, di idee deliranti o di disturbi gravi del pensiero.
     La schizofrenia è sovente originata da una situazione di influenza in cui il bambino si sente incapace di esprimere la
     propria personalità e la propria autonomia. Può darsi che abbia avuto la sensazione che gli si tarpassero le ali ogni
     volta che voleva prendere il volo. Per sopravvivere il bambino o il giovane può scegliere di ritrarsi in un mondo
     interiore autistico, cioè chiuso ermeticamente e impenetrabile.
     Ho rinunciato a essere me stesso per tentare di essere come qualcun altro?
     Ho rinunciato a essere me stesso sotto l’influenza di una persona?

     →  Paranoia:  è  caratterizzata  da  idee  persistenti,  convinzioni  sbagliate  o  da  ossessioni  riguardanti  persone  o
     avvenimenti che la persona colpita riferisce a se stessa.
     Un paranoico costruisce poco a poco un cumulo di credenze fondate sulla propria interpretazione di osservazioni
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