Page 48 - Agopuntura dalla A alla Z
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18) COCAINA
Mauro, 29 anni, dopo l'Università frequentata con il minimo sforzo possibile, era inserito nella
fiorente attività del padre, che lo considerava più portato al divertimento che al lavoro. La
vita di provincia lo annoiava, lavorava senza passione, solo per mantenere il benessere di cui
aveva goduto sin dall'infanzia. La mancanza di considerazione da parte del padre, che aveva
creato dal nulla un'importante attività, lo demotivava ulteriormente, si sentiva inadeguato e
capace di gestire solamente l'ordinaria amministrazione. Passava il tempo al bar con gli amici
e, il sabato sera, lo spacciatore, ospite abituale, riforniva lui ed i suoi amici di cocaina.
Passavano poi tutta la notte a correre in auto da un locale all'altro per poi ritrovarsi la mattina
seguente spossati e depressi. Venne da me inviato dal medico di famiglia, che temeva che
peggiorasse la dipendenza dalla droga; infatti, l'assunzione spesso non era più limitata al fine
settimana, ma era diventato un modo per evadere dal grigiore della vita di tutti i giorni.
Soffriva d'ansia ed attacchi di panico e l'umore era depresso, non esisteva nulla che lo
interessasse veramente. Lo sottoposi ad un trattamento antidroga, frutto dei trattamenti studiati
per l'oppio e ad un trattamento antistress, con ottimi risultati.
19) ANCORA COCAINA
Amanda, 25 anni, modella brasiliana, viveva in Milano, una città così lontana dal suo solare
ed amato Brasile. Soffriva di nostalgia, aveva bisogno dei colori vividi della sua patria,
sperava sempre di riuscire a sfondare nel mondo della moda, ma faticava a seguire i ritmi che
le imponevano le sfilate. Per riuscire ad essere sempre all'altezza, iniziò a sniffare cocaina,
cercando di nasconderlo per evitare problemi sul lavoro. Voleva essere sempre in forma,
infaticabile, festeggiare sopra le righe la riuscita delle sfilate. In realtà era profondamente
triste, divideva la sua vita tra due uomini, cercando in loro quello che non riusciva a trovare in
se stessa. Venne da me per insonnia. All'anamnesi scoprii che soffriva anche d'ansia ed
attacchi di panico e che l'umore era depresso. Lontana dal suo mondo, soffriva di quella
sindrome di adattamento al nuovo paese e di lontananza dal proprio, di cui soffrono spesso gli
emigrati, cui si aggiungeva la saudade tipica dei brasiliani. La mancanza di punti di
riferimento di una famiglia cui confidarsi ed appoggiarsi, la rendevano fragile, indifesa ed
incapace di trovare la propria via.
La trattai con l'agopuntura e rafforzai la sua convinzione di smettere, puntando su una
gravidanza iniziata casualmente dopo le prime sedute. Iniziò così una nuova vita con un nuovo
compagno.
LA COCAINA
L'uso della coca, secondo gli archeologi, risalirebbe ad un epoca attorno il 3000-1500 a.C.
Nella civiltà Inca era usata in pratiche religiose e mediche. I contadini delle Ande
masticavano le foglie di coca per effettuare marce impegnative ad alta quota e per affrontare la