Page 101 - Agopuntura dalla A alla Z
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Angoscia e terrore attaccano i Reni.
           La  paura  comprende  sia  uno  stato  cronico  d'ansietà  sia  una  paura  improvvisa,  uno
      spavento improvviso, uno shock, detto anche terrore.
           La  paura  indebolisce  il  Rene  Yin  con  conseguente  calore/vuoto  che  risalendo  al  Cuore
      provoca  palpitazioni,  insonnia,  sudore  notturno,  arrossamento  dei  pomelli.  La  gioia  invece
      dilata il cuore, mentre lo shock e la paura lo contraggono.

           L'ansietà invece può avere effetti negativi sul Fegato e meno frequentemente causare un
      vuoto della cistifellea.
           Oppressione e depressione attaccano globalmente l'Essere  esaurendone  completamente
      la vitalità.
           L'oppressione agisce su tutti gli organi. È la fatica di vivere che aggiungendosi ad altri

      sentimenti negativi ne rende più difficile la risoluzione.



      UNA TERAPIA PSICOSOMATICA



      Sulla base di queste premesse, si può strutturare una terapia, che si definisce Ben Shen ossia

      Radicarsi agli Spiriti. S'intendono sia gli Spiriti del paziente che quelli del terapeuta. Infatti,
      la Medicina Tradizionale Cinese prevede sempre il trattamento dell'aspetto mentale di un mal-
      essere, anche del più apparentemente organico, con una terapia che può essere definita, senza
      dubbio, psicosomatica.

           Il  medico  deve  capire  quanto  la  psiche  del  paziente  sia  stata  "disorganizzata"  dalla
      malattia, preoccupandosi di riportare quell'ordine e quella pace che soli possono permettere
      allo  Shen  di  abitare  pacificamente  nel  corpo,  apportando  tranquillità,  serenità,  voglia  di
      vivere.
           Il medico deve essere in grado di osservare i propri Shen,  sapendo  cogliere  in  essi  il
      turbamento che determina il viaggio "shamanico", all'interno del paziente.

           Lo Shen del terapeuta deve essere fissato sul Dao, sulla Via, ponendo al centro l'uomo.
           In  questo  modo  l'agopuntura  induce  nel  paziente  dei  processi  d'autoguarigione  e  non  è
      importante solo l'infissione dell'ago, ma anche la modalità della terapia, che non deve essere
      percepita dal paziente come un'aggressione, cosa cui sarebbe portato a fare essendo l'ago un

      oggetto  puntuto  penetrante,  ma  come  un  ausilio  alla  ricerca  di  un  ritrovato  "ben-essere".
      L'agopuntura viene spesso associata alle psicoterapie. Non è un abbinamento recente; infatti
      anche anticamente, era associata alla cosiddetta "terapia delle emozioni con le emozioni", sia
      in  epoca  Ming  sia  precedentemente.  È  una  delle  tante  riscoperte  frutto  della  parziale
      liberalizzazione in corso in Cina, che ha permesso lo studio di opere ritenute scomparse dopo
      i roghi della rivoluzione culturale.
           È  importante,  infatti,  che  la  ricerca  non  si  limiti  a  studi  di  casistiche  e  dimostrazioni
      anatomo-funzionali mediante le nuove tecniche di imaging, ma riscopra il sapere degli antichi

      e dei nostri antenati, frutto eterno dell'incomparabile genio umano.
           Il punto dev'essere stimolato con modalità diverse, a seconda del paziente e del suo stato
      psichico del momento, a volte, è meglio ricorrere al meno invasivo massaggio, altre, è meglio
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