Page 17 - Prodotto interno mafia
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e del proprio circolo di sodali, privo di trascendenza, impegnato
a gestire le gerarchie dei rapporti umani, il cui agire
risponderebbe a una logica contrattualistica e clientelare, un dio
privo di tenerezza e amore, che non conosce la gratuità».
Monsignore Mogavero è persuaso, invece, di un «errore di
valutazione»: – Spesso si scambia per fede la religiosità esibita
attraverso la lettura della Bibbia, i santini in tasca o l’altarino
della Madonna in casa. Dobbiamo liberarci dall’equivoco che
certe ritualità spicciole possano indicare un convincimento
religioso. Un uomo che conosce e segue il Vangelo non può
coniugare la sopraffazione, l’omicidio, il latrocinio e il pizzo con
la legge morale. Può leggere la Bibbia, essere devoto ai santi, ai
santini e agli altari, ma la fede vera non può mai convivere con i
peccati di un mafioso.
Come si vede le domande da cui questo libro nasce sono molte
e intrecciate tra loro. La mafia è un fenomeno troppo complesso
e troppo contiguo alle normali, lecite attività dell’uomo per
potere essere spiegata attraverso risposte semplici. Inoltre,
soprattutto negli ultimi decenni, è diventato un universo mobile e
dinamico, probabilmente quello che, nelle sue continue
metamorfosi, può meglio spiegare i mutamenti del mondo in cui
viviamo. Il nostro presente e, forse, il futuro, a patto di non
dimenticare l’origine. Per questo gli intervistati ripercorrono il
passato delle organizzazioni criminali: le fratture politiche,
sociali ed economiche che hanno consentito alla mafia di
affermarsi.
Monsignor Mogavero valuta le ragioni della sottovalutazione
iniziale del fenomeno da parte della Chiesa, analizzando alcune
figure chiave della storia religiosa contemporanea, come il
cardinale di Palermo Ernesto Ruffini, accusato negli anni
Cinquanta per il suo reticente giudizio su Cosa nostra. Mogavero
ragiona sul ruolo svolto dalla Democrazia cristiana, sui silenzi
del Vaticano e sul rapporto che la gerarchia ecclesiastica ebbe
con figure di «frontiera» come padre Pino Puglisi, ucciso dalla
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