Page 1286 - Shakespeare - Vol. 4
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Gli dei sono potenti. Arcite, se il tuo cuore,
               il tuo nobile, coraggioso cuore, non è ancora spezzato,
               dammi le tue ultime parole. Io sono Palamone,
               che pur ti ama mentre muori.



              ARCITE
                               Prendi Emilia,

               e con lei tutta la felicità del mondo; dammi la mano.
               Addio; ho contato il mio ultimo rintocco. Non fui fedele,
               ma mai cedetti al tradimento; perdonami, cugino.

               Un bacio dalla bella Emilia...
                                                                                                 Ella lo bacia.
                               È finita.
               Prendila; io muoio.
                                                                                                         Muore.




              PALAMONE
                               La tua anima generosa trovi l’Elisio!



              EMILIA
               Chiudo io i tuoi occhi, principe; anime elette siano con te!
               Tu sei davvero un grande uomo, e finché vivrò
               questo giorno dedicherò alle lacrime.



              PALAMONE
                               Ed io all’onore.



              TESEO

               In questo luogo combatteste la prima volta; proprio qui
               io vi divisi. Rimettete agli dei
               i vostri ringraziamenti poiché siete vivo.
               La sua parte è finita,      114  e benché troppo breve
               la recitò egregiamente; la vostra giornata s’allunga,

               e la felice rugiada del cielo v’arrosa.
               La possente Venere ha bene adornato il suo altare,
               e concesso a voi il vostro amore; Marte, nostro padrone,

               non ha smentito il suo oracolo, ché ad Arcite concesse
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