Page 395 - Shakespeare - Vol. 3
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ATTO I EN
Scena I EN
Il palazzo di Orsino
(Musica.) Entrano Orsino, Duca d’Illiria, Curio, e altri signori.
DUCA
Se la musica è l’alimento dell’amore, seguitate a suonare, datemene senza
risparmio, così che, ormai sazio, il mio appetito se ne ammali, e muoia.
Ancora quell’accordo! Finisce su una nota melanconica. Giungeva alle mie
orecchie come dolce brezza che alita su un banco di violette, carpendone il
profumo e diffondendolo. Basta! Non più. Non è più così dolce. Oh, spirito
d’amore, quanto sei vivo e fresco! Sebbene tu sia immenso, come il mare,
niente può penetrare in te, neppure il sentimento più potente e sublime,
senza svilirsi e deprezzarsi, in un istante. Così multiforme si presenta amore,
da esser, lui solo, il trionfo della fantasia.
CURIO
Volete andare a caccia, signore?
DUCA
Di cosa, Curio?
CURIO
Del cervo.
DUCA
Ma è proprio quel che faccio, anche se non del cervo bensì della parte più
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nobile di me stesso, del cuore. Oh, quando i miei occhi videro Olivia per la
prima volta, mi parve che purificasse l’aria da ogni miasmo. Fu in quell’istante
che venni trasformato in cervo e i miei desideri, come veltri feroci e crudeli,