Page 1338 - Shakespeare - Vol. 3
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possono farmi riavere il suo affetto,
               che abbia almeno la grazia di saperlo:
               allora farò buon viso a cattivo gioco
               e seguirò altre vie per ottenere

               un po’ di carità dalla fortuna.



              DESDEMONA
               Ahimè, gentilissimo Cassio,
               oggi il mio patrocinio non funziona;            172
               il mio signore non è più se stesso,

               né lo riconoscerei se nell’aspetto
               fosse mutato quanto nell’umore.
               Le anime sante mi siano testimoni
               che ho perorato al massimo per voi
               e sono stata bersaglio della sua collera

               per i miei discorsi. Abbiate pazienza per un po’:
               farò quel che posso, ed anche più
               di quanto non oserei per me. Vi basti questo.



              IAGO
               Il mio signore è in collera?



              EMILIA

                               Se n’è appena andato
               e certamente era molto agitato.



              IAGO
               Lui in collera? Ho visto il cannone
               far saltare in aria le sue schiere
               e come il demonio strappargli dal braccio

               il suo commilitone; lui, in collera?
               Allora è qualcosa di importante. Andrò
               da lui; se è in collera dev’esserci qualcosa.
                                                                                                           Esce.



              DESDEMONA

               Ti prego, va’. Un affare di stato,
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