Page 59 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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NIETZSCHE, WAGNER & COSIMA
L’Università di Basilea, fondata nel 1460, era una
delle più antiche d’Europa, era onusta di gloria, ma
quando vi entrò Nietzsche versava in gravi difficoltà fi-
nanziarie ed era piuttosto scalcagnata. Le sue facoltà
erano ridotte a quattro e gli studenti iscritti a poco più
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di un centinaio . Per attrarre qualche docente di valore
era costretta a puntare sui giovani che, in genere, se ne
servivano come trampolino di lancio per passare alle più
attrezzate università di Gottinga, di Königsberg, di
Rostock. Questo spiega perché era stato chiamato un
ragazzo di appena ventiquattro anni non ancora laureato
né abilitato.
Per non intralciare l’insegnamento con i possibili
obblighi militari derivanti dalla sua cittadinanza prussia-
na, Nietzsche, benché le autorità basileesi non glielo
avessero chiesto, ritenne suo dovere rinunciarvi, ma
poiché non prese quella svizzera divenne apolide o senza
patria, come era scritto sui documenti della Confedera-
zione elvetica. E quando, dopo vent’anni di peregrina-
zioni, rientrò in Germania, da malato di mente, non era
più in grado di richiederla. Rimase apolide tutta la vita.
Prese alloggio al numero 45 dello Schützgraben, in un
quartiere di casette a schiera, a due piani. All’inizio ebbe
qualche difficoltà d’ambientamento, normale e com-
prensibile. Timido com’è, alla compagnia dei colleghi e
ai penosi pranzi in comune con dei semisconosciuti pre-
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