Page 144 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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in pace, incrudelivano anzi con sempre maggior frequen-
                   treno, via Ginevra, a Genova dove li aspettava Brenner.
 za e virulenza. Scrisse a Wagner: «La mia nevralgia la-  di fila, in idillio con l’amico. Da Bex si trasferirono in
 vora in modo radicale e scientifico, è davvero una specie  Nella città ligure fu colto da uno dei suoi attacchi più
 di scandaglio dei limiti entro cui riesco a sopportare il  violenti, con mal di testa e vomito, che durò la bellezza
 dolore; per questa indagine si prende ogni volta trenta  di quarantaquattro ore. Ristabilitosi, fece anche qualche
 ore di tempo. Ogni quattro o otto giorni debbo contare  passeggiatina per Genova, ma al momento della parten-
 sul ripetersi di questo studio: come vede è la malattia di  za, qualche giorno dopo, ebbe un tracollo: mentre i tre
 uno  studioso  ma  ora  ne  ho  abbastanza  e  voglio  vivere  andavano a piedi alla stazione ferroviaria si sentì male e
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 sano  o  non  vivere» .  dovette ritornare in albergo. Si decise che Nietzsche e
 Malwida  von  Meysenbug  aveva  invitato  Nietzsche  a  Brenner sarebbero andati a Livorno con la nave, ritenu-
 passare l’anno sabbatico con lei a Sorrento, dove aveva  ta più adatta al malato, mentre Rée avrebbe proseguito
 affittato villa Rubinacci, e con un suo protegée, il giova-  in  treno.  Si  ricongiunsero  a  Pisa.  Mentre  passeggiava
 nissimo Albert Brenner, gravemente malato di tuberco-  solitario per la città toscana Nietzsche si sentì chiamare
 losi.  A  Nietzsche  l’idea  era  andata  a  genio  ma  aveva  da  una  carrozza:  due  ragazze  gli  facevano  dei  grandi
 imposto  come  ospite  anche  Paul  Rée,  che  era  il  suo  cenni.  Erano  la  baronessina  Claudine  von  Brevern  e
 grande amico del momento, «l’Incomparabile», come lo  Isabella  von  Pahlen.  Le  aveva  incontrate  in  treno  nel
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 aveva definito in una lettera .  viaggio  per  Genova  e  aveva  chiacchierato  a  lungo  con
 E fu con Rée che partì per Bex, nel Valais, dove in-  Isabella mentre l’altra dormiva. Con le conoscenze fatte
 tendeva passare tre settimane di vacanza prima di rag-  in treno Nietzsche, come capita a molti, si scioglieva e i
 giungere  Malwida.  Paul  Rée,  di  origine  ebraica,  era  il  tre  avevano  fatto  amicizia.  A  Genova  avevano  visitato
 secondogenito  di  un  ricco  proprietario  terriero  della  insieme il porto e fatto, di notte, un giro per i carrugi
 Pomerania,  aveva  fatto  studi  di  diritto  ma  poi  si  era  della  città  vecchia.  Lui  aveva  parlato  soprattutto  con
 dedicato alla filosofia con l’agio di chi ha un patrimonio  Isabella ma gli piaceva Claudine con la quale, su invito
 alle spalle e tempo da perdere. Aveva partecipato giova-  di lei, aveva fissato un appuntamento per un tête-à-tête,
 nissimo, poco più che ventenne, alla guerra franco-prus-  senza l’amica fra i piedi, che però aveva dovuto disertare
 siana  del  1870,  ma  era  stato  ferito  quasi  subito,  nella  perché era stato male.
 battaglia di Gravelotte, e congedato. Di carattere chiu-  «Così solo signor professore?» – lo aveva apostrofato
 so,  introverso,  tormentato,  come  Nietzsche,  era  però  Isabella  dalla  carrozza  –  «Salga,  abbiamo  la  stessa
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 molto più maturo dell’amico benché avesse cinque anni  meta» . Nietzsche non se lo era fatto ripetere due volte.
 di meno. Fu lui, tra l’altro, a introdurlo ai moralisti fran-  Le  ragazze,  al  primo  viaggio,  da  sole,  nella  romantica
 cesi:  La  Rochefoucauld,  La  Bruyère,  Vauvenargues,  Italia, erano piuttosto euforiche, allegre, avevano bevuto
 Montaigne e Stendhal. Tramite questi Nietzsche si avvi-  un  po’  di  vino,  coinvolgendo  anche  Nietzsche,  e  i  tre
 cinò  alla  letteratura  francese  contemporanea  leggendo  giovani passarono un pomeriggio molto piacevole. Ver-
 Paul Berget, Pierre Loti, Gyp, Meilhac, Anatole France,  so  sera  andarono  a  rilevare  Rée  che  era  rimasto  per  i
 Prosper Mérimée, Guy de Maupassant.  fatti suoi. L’“Incomparabile” prese da parte Isabella e le
 Nietzsche pagò lo stress del viaggio a Bex con un’emi-  fece una scenataccia di gelosia: non capiva che il profes-
 crania di trenta ore, ma poi stette bene per dodici giorni  sore  era  gravemente  malato  di  nervi  e  aveva  assoluto




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