Page 143 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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in pace, incrudelivano anzi con sempre maggior frequen-
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                   za e virulenza. Scrisse a Wagner: «La mia nevralgia la-                di fila, in idillio con l’amico. Da Bex si trasferirono in
                   vora in modo radicale e scientifico, è davvero una specie              Nella città ligure fu colto da uno dei suoi attacchi più
                   di scandaglio dei limiti entro cui riesco a sopportare il              violenti, con mal di testa e vomito, che durò la bellezza
                   dolore; per questa indagine si prende ogni volta trenta                di quarantaquattro ore. Ristabilitosi, fece anche qualche
                   ore di tempo. Ogni quattro o otto giorni debbo contare                 passeggiatina per Genova, ma al momento della parten-
                   sul ripetersi di questo studio: come vede è la malattia di             za, qualche giorno dopo, ebbe un tracollo: mentre i tre
                   uno  studioso  ma  ora  ne  ho  abbastanza  e  voglio  vivere          andavano a piedi alla stazione ferroviaria si sentì male e
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                   sano o  non  vivere» .                                                 dovette ritornare in albergo. Si decise che Nietzsche e
                      Malwida  von  Meysenbug  aveva  invitato  Nietzsche  a              Brenner sarebbero andati a Livorno con la nave, ritenu-
                   passare l’anno sabbatico con lei a Sorrento, dove aveva                ta più adatta al malato, mentre Rée avrebbe proseguito
                   affittato villa Rubinacci, e con un suo protegée, il giova-            in  treno.  Si  ricongiunsero  a  Pisa.  Mentre  passeggiava
                   nissimo Albert Brenner, gravemente malato di tuberco-                  solitario per la città toscana Nietzsche si sentì chiamare
                   losi.  A  Nietzsche  l’idea  era  andata  a  genio  ma  aveva          da  una  carrozza:  due  ragazze  gli  facevano  dei  grandi
                   imposto  come  ospite  anche  Paul  Rée,  che  era  il  suo            cenni.  Erano  la  baronessina  Claudine  von  Brevern  e
                   grande amico del momento, «l’Incomparabile», come lo                   Isabella  von  Pahlen.  Le  aveva  incontrate  in  treno  nel
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                   aveva definito in una lettera .                                        viaggio  per  Genova  e  aveva  chiacchierato  a  lungo  con
                      E fu con Rée che partì per Bex, nel Valais, dove in-                Isabella mentre l’altra dormiva. Con le conoscenze fatte
                   tendeva passare tre settimane di vacanza prima di rag-                 in treno Nietzsche, come capita a molti, si scioglieva e i
                   giungere  Malwida.  Paul  Rée,  di  origine  ebraica,  era  il         tre  avevano  fatto  amicizia.  A  Genova  avevano  visitato
                   secondogenito  di  un  ricco  proprietario  terriero  della            insieme il porto e fatto, di notte, un giro per i carrugi
                   Pomerania,  aveva  fatto  studi  di  diritto  ma  poi  si  era         della  città  vecchia.  Lui  aveva  parlato  soprattutto  con
                   dedicato alla filosofia con l’agio di chi ha un patrimonio             Isabella ma gli piaceva Claudine con la quale, su invito
                   alle spalle e tempo da perdere. Aveva partecipato giova-               di lei, aveva fissato un appuntamento per un tête-à-tête,
                   nissimo, poco più che ventenne, alla guerra franco-prus-               senza l’amica fra i piedi, che però aveva dovuto disertare
                   siana  del  1870,  ma  era  stato  ferito  quasi  subito,  nella       perché era stato male.
                   battaglia di Gravelotte, e congedato. Di carattere chiu-                 «Così solo signor professore?» – lo aveva apostrofato
                   so,  introverso,  tormentato,  come  Nietzsche,  era  però             Isabella  dalla  carrozza  –  «Salga,  abbiamo  la  stessa
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                   molto più maturo dell’amico benché avesse cinque anni                  meta» . Nietzsche non se lo era fatto ripetere due volte.
                   di meno. Fu lui, tra l’altro, a introdurlo ai moralisti fran-          Le  ragazze,  al  primo  viaggio,  da  sole,  nella  romantica
                   cesi:  La  Rochefoucauld,  La  Bruyère,  Vauvenargues,                 Italia, erano piuttosto euforiche, allegre, avevano bevuto
                   Montaigne e Stendhal. Tramite questi Nietzsche si avvi-                un  po’  di  vino,  coinvolgendo  anche  Nietzsche,  e  i  tre
                   cinò  alla  letteratura  francese  contemporanea  leggendo             giovani passarono un pomeriggio molto piacevole. Ver-
                   Paul Berget, Pierre Loti, Gyp, Meilhac, Anatole France,                so  sera  andarono  a  rilevare  Rée  che  era  rimasto  per  i
                   Prosper Mérimée, Guy de Maupassant.                                    fatti suoi. L’“Incomparabile” prese da parte Isabella e le
                      Nietzsche pagò lo stress del viaggio a Bex con un’emi-              fece una scenataccia di gelosia: non capiva che il profes-
                   crania di trenta ore, ma poi stette bene per dodici giorni             sore  era  gravemente  malato  di  nervi  e  aveva  assoluto




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