Page 569 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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e chi sa che alla Terra, che le rimira senza occhi, elle non si mostrino
          grandissime e quali realmente elle sono? Ma è tempo che, lasciate queste

          leggerezze,  venghiamo  a  cose  di  più  momento:  e  però,  avendo  io  già
          dimostrato  queste  due  cose,  prima,  quanto  basti  por  lontano  il

          firmamento sì che in lui il diametro dell’orbe magno non faccia maggior
          diversità di quella che fa l’orbe terrestre nella lontananza del Sole, e poi

          dimostrato  parimente  come  per  far  che  una  stella  del  firmamento  ci
          apparisca della grandezza che noi la veggiamo, non è necessario porla

          maggiore del Sole, vorrei saper se Ticone o alcuno de’ suoi aderenti ha
          tentato  mai  di  investigare  in  qualche  modo  se  nella  sfera  stellata  si
          scorga veruna apparenza per la quale si possa più resolutamente negare o

          ammettere il moto annuo della Terra.
          SAGR. Io per loro risponderei di no, né tampoco averne avuto bisogno;

          già che il Copernico stesso è che dice, tal diversità non vi essere, ed essi,
                                                 argomentando              ad        hominem,             glie
            Ticone o suoi
                                                 l’ammettono,  e  sopra  questo  assunto
            aderenti non hanno
            tentato di vedere                    mostrano l’improbabilità che ne segue, cioè
                                                 che  sarebbe  necessario  far  la  sfera  tanto
            se nel firmamento sia
            apparenza alcuna contro              immensa,  che  una  stella  fissa,  per  apparirci
                                                 grande  come  ci  apparisce,  converrebbe  che
            o in favore del
                                                 in  realtà  fusse  una  mole  così  immensa  che
            moto annuo.
                                                 eccedesse  la  grandezza  di  tutto  l’orbe

          magno: cosa che è poi, come essi dicono, del tutto incredibile.
          SALV. Io son del medesimo parere, e credo appunto ch’egli argomentino
          contro all’uomo più per difesa d’un altro uomo, che per brama di venire

          in cognizion del vero; e non solamente non credo che alcun di loro si sia
          applicato al far tal osservazione, ma non son                   Astronomi forse

          sicuro ancora se alcuno di essi sappia quale
                                                                          non hanno avvertito
          diversità  dovesse  produr  nelle  fisse  il                    quali apparenze seguano

          movimento  annuo  della  Terra,  quando  la
                                                                          al moto annuo della
          sfera stellata non fusse in tanta distanza che
                                                                          Terra.
          in  esse  tal  diversità  per  la  sua  piccolezza
          svanisse:  perché  il  cessare  da  tal  inquisizione  e  rimettersi  al  semplice
          detto del Copernico, può ben bastare a convincer l’uomo, ma non già a

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          chiarirsi del fatto, potendo esser che la diversità ci sia,  ma non cercata,
          o,  per  la  sua  piccolezza  o  per  mancamento  di  strumenti  esatti,  non
          compresa  dal  Copernico;  che  non  sarebbe
                                                                              Alcune cose non




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