Page 498 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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Nella seconda operazione, fatta sopra l’osservazioni dell’Ainzelio e dello
Sculero, con parallasse di gr. 0.8 m. p. e 30 sec., trovasi la stella in
altezza di 25 semidiametri in circa, come si vede nella seguente
operazione.
E ritirando la parallasse 0.8 m. p. e 30 sec. a 7 m. p., il cui sino è 204, si
eleva la stella a 30 semidiametri in circa: non basta dunque la correzione
di 1 m. p. e 30 sec.
Or veggiamo qual correzione bisogna per la terza indagine, fatta su
l’osservazioni dell’Ainzelio e di Ticone, la qual rende la stella alta circa
19 semidiametri, con la parallasse 10 m. p. Gli angoli soliti e lor sini e
corda, trovati dall’autore, son questi; e rendono (come anco
nell’operazione dell’autore) la stella lontana circa 19 semidiametri;
bisogna dunque, per alzarla, scemar la parallasse, conforme alla regola
che egli ancora osserva nella nona indagine: ponghiamo per tanto la
parallasse esser 6 m. p., il cui sino è 175; e fatta la divisione, si trova
ancor meno di 31 semidiametri per la distanza della stella. È dunque la
correzione di 4 m. p. poca per il bisogno dell’autore.
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