Page 497 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
P. 497
bastar per ridurla, tra le fisse, la ridurranno nel luogo da voi stabilito.
SAGR. Per pigliare la più favorevole distanza per l’autore, porremo che
sia quella che è la maggiore di tutte le investigate da esso nelle sue 12
indagini; imperocché, mentre si è in controversia tra gli astronomi ed
esso, e che quelli dicono la stella essere stata superiore alla Lulla, e
questo inferiore, ogni poco spazio che e’ la provi essere stata sotto, gli dà
la vittoria.
SALV. Pigliamo dunque la settima indagine, fatta sopra le osservazioni di
Ticone e di Taddeo Agecio, per le quali trova l’autore la stella essere
stata lontana dal centro 32 semidiametri, il qual sito è il più favorevole
per la parte sua; e per dargli ogni vantaggio, voglio che, oltre a questo, la
ponghiamo nella più disfavorevole lontananza per gli astronomi, qual è il
collocarla anco sopra il firmamento. Posto dunque ciò, andiam
ricercando quali correzioni sarebber necessarie applicare all’altre sue 11
indagini, acciò sublimassero la stella sino alla distanza di 32
semidiametri; e cominciamo dalla prima, calcolata sopra l’osservazioni
dell’Ainzelio e del Maurolico, nella quale l’autore trova la distanza dal
centro circa 3 semidiametri, con la parallasse di gr. 4.42 m. p. e 30 sec.:
veggiamo ora se co ’l ritirarla a 20 m. p. solamente, si eleva sino alli 32
semidiametri. Ecco l’operazione, brevissima e giusta: multiplico il sino
dell’angolo BDC per la corda BD, e parto l’avvenimento, detrattone le 5
ultime figure, per il sino della parallasse; ne viene 28 semidiametri e
mezo: talché né anco per la correzione di gr. 4.22 m. p. e 30 secondi,
tolti da gr. 4. 42 m. p. e 30 secondi, si eleva la stella sino all’altezza di
32 semidiametri; la qual correzione, per intelligenza del Sig. Simplicio, è
di m. p. 262 e mezo.
497