Page 84 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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XVI
Niccolò Copernico
Caro lettore,
se è l’una, se il cielo è limpido e se non hai niente da fare,
invece di rintanarti in casa a vedere il telegiornale, sali un
attimo in terrazzo e mettiti a guardare il Sole. Prova per qualche
attimo a calarti nei panni di Claudio Tolomeo, a immaginare di
vivere nel II secolo d. C., e di dover stabilire se sei tu che stai
girando intorno al Sole o se è il Sole che sta girando intorno a
te.
Il quesito, diciamolo subito, non è facile. Per rendersene
conto basta stare seduti su un treno, in una stazione qualsiasi, e
chiedersi se sia il nostro treno che si sta muovendo o se è quello
che ci sta accanto. Lui, Tolomeo, optò per la seconda soluzione,
e prima di lui Ipparco e Aristotele avevano ipotizzato un mondo
formato da sfere concentriche con al centro la Terra e con
all’esterno un girotondo di stelle. Questo Universo, però, pur
essendo di dimensioni enormi, non era infinito, dal momento
che, sempre a detta di Aristotele, l’infinito non è un luogo ma
un’idea.
I primi dubbi, piuttosto, sorsero quando ci si accorse che le
traiettorie dei pianeti, col passare degli anni, non erano sempre
le stesse. Qualcuno, allora, cominciò a sospettare che anche la
Terra dovesse muoversi. E fu così che, pensando e ripensando,
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