Page 122 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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Tommaso Campanella
Chi nasce nel profondo Sud, come Telesio e Campanella,
non può non sentirsi influenzato dalla natura che lo circonda.
Sia Campanella che Telesio, infatti, credettero nel sensismo e
nel fatto che la Calabria avesse un’anima tutta sua, diversa da
quella delle altre regioni. Un paragone con l’anima della
Padania, tanto per dirne una, non è possibile. Viveteci un anno,
nell’una e nell’altra regione, e ve ne accorgerete. A parte
questo, la metafisica di Campanella è ancora più metafisica di
quella di Telesio, sempre ammesso che ci si possa esprimere
così.
Campanella (1568 - 1639) nacque a Stilo, sulla costa ionica
della Calabria. All’inizio si chiamava Giandomenico, poi in
onore di san Tommaso decise di cambiarsi nome e di farsi
chiamare Tommaso. A scuola, invece, gli amici lo chiamavano
Settimontano per via di sette callosità che aveva sulla fronte. A
quattordici anni entrò in un convento di domenicani. Poi, una
volta uscitone, si mise a fare il mago e l’astrologo, e come da
copione venne accusato di eresia. A peggiorare la situazione,
infine, prese le difese di Galilei in un saggio intitolato Apologia
di Galileo.
Due furono le sventure che gli resero difficile la vita: le
congiure politiche e i processi per eresia. Cominciamo dalle
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