Page 6 - I templari e il filo segreto di Hiram
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Breve prefazione
Il mito esoterico più antico a noi noto è forse quello orfico
della creazione dell’uomo che corrisponde, concretamente, alla
nascita in Occidente del concetto di anima.
In origine Dioniso, munito di piccole corna come un
capretto, era un villano assai zotico originario della Tracia,
peraltro non molto gradito tra le alte sfere dell’Olimpo per il suo
fare villano, scherzoso ed irrispettoso..
Il suo simbolo, misteriosamente, era un albero senza rami: il
phallus fonte di fertilità; la misteriosa forza che induce il seme a
germogliare, il virgulto a salire e il pene virile ad inturgidirsi. A
Dioniso era inoltre legata la leggenda che fosse stato l’inventore
del vino: il bene più prezioso dell’umanità dopo il fuoco.
Tutto lascia supporre che le vere origini di questo mito,
relativo a un rozzo e selvaggio tracio, siano a Creta: culla della
civiltà più antica, quella minoica.
Il mito più accreditato della sua nascita vuole che sia stato
generato dall’amore “proibito” poiché fedifrago di Zeus e
Persefone: il padre di tutti gli dei aveva fecondato la dea, simbolo
botticelliano della primavera, assumendo le sembianze di un
serpente. Anche in questo caso, come nel mito di Adamo ed Eva,
ecco il serpente all’origine dell’umanità!
Quando nacque, Dioniso era già un bel fanciullo, con
l’eccezione di due piccole corna sulla fronte ad attestare quando
la sua natura fosse irruenta e selvaggia. Stranamente le stesse
corna che si rivelano in Mosè…
Dioniso venne al mondo mentre era in corso una furibonda
guerra tra gli Dei e i Titani…e vi si trovò involontariamente
coinvolto.
I Titani nella loro offensiva erano prossimi all’Olimpo e
molti Dei erano in fuga. Il mito vuole che Dioniso si sia lasciato
distrarre dal suono di un sonaglio e, anche, dalla sua bellezza
riflessa in uno specchio: doni, entrambi, di Hera che mal gradiva
che quello sgorbio, frutto di un tradimento di Zeus, si aggirasse
tra gli Immortali sull’Olimpo. Questa distrazione costò cara a
Dioniso, poiché fu raggiunto dai Titani che scatenarono su di lui
la loro furia: lo smembrarono e lo divorarono crudo!
La reazione di Zeus, furibondo di fronte a tanta ferocia, non
si fece attendere! Incenerì con le sue saette i Titani e Athena
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