Page 4 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                     Dapprima Pitagora e i riti misterici, poi la gnosi alessandrina
                e il “Vangelo di Giuda”; ma, con il trionfo del cristianesimo di
                Paolo, tutto sembrò perduto. Toccò a un papa riannodare il filo: il
                papa esoterico che traghettò l’umanità nell’anno Mille. In seguito
                l’eredità passò ai Templari e il sogno di san Bernardo di edificare
                la  Gerusalemme  terrena  in  Europa,  iniziato  con  le  stelle  della
                Vergine  nell’Ile-de-France,  parve  possibile.  I  Templari  fecero
                “del filo do Oidipous” l’essenza del loro Ordine cavalleresco.
                     Ma Deus non voluit! Anzi, più di Deus, furono un papa e un
                re e, soprattutto, i banchieri toscani e lombardi a non volere!
                     Ancora una volta tutto sembrò perduto; ma vennero i Fedeli
                d’Amore  di  Dante  e  Cavalcanti,  gli  Onesti  Compagnons,  i
                Rosacroce, i “fratelli della libertà” e i Francs-Maçons ripresero a
                organizzarsi: in tal modo il filo segreto non è andato disperso. Gli
                Stati Uniti d’America sono un nodo di quel filo, intrecciato nella
                seconda metà del XVIII secolo sotto la luce del sole.
                     Altre tracce affiorano dal buio della Storia: i Tarocchi (via
                iniziatica  antichissima  in  compagnia  di  “un  matto”)  e  in  un
                tranquillo paese sulle Langhe trionfa il Bafometto sulla facciata
                di  una  chiesa  cinquecentesca.  In  una  casa  poco  distante  è
                affiorata  una  pietra  che  era  stata  nascosta,  occultata,  con  uno
                stemma illuminante…


                              umiliter, simpliciter, fideliter



























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