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          a fertile regione fluviale del Tigri e dell’Eufrate vide il fiorire di numerose
          civiltà, le cui sedi furono nell’alto corso fluviale (Assiri) o in prossimità delle
      Lfoci (le città sumeriche). La regione era aperta a infiltrazioni di popoli discen-
      denti dai monti dell’Elam o provenienti dal deserto arabico. L’espansione politica
      dei popoli mesopotamici si indirizzò prima verso le regioni mediterranee, per cul-
      minare in seguito con la conquista assira dell’Egitto. La zona, di importanza stori-
      ca cruciale, conobbe la prima coltivazione dei cereali, lo stabilirsi di società citta-
      dine complesse, il sorgere di vari sistemi di scrittura (ideogrammi sumerici o il
      cuneiforme accadico) e di una sofisticata letteratura. Nella cartina è visibile anche
      la regione dell’Egitto, altra culla parallela della civiltà.

         n soli 11 anni (334-323 a.C.) Alessandro riuscì a costruire un impero immenso (vedi
         cartina a lato). Egli riunì insieme i domini europei conquistati dal padre Filippo II con
       Igli sterminati territori che avevano fatto parte del secolare Impero persiano, spingen-
       dosi fino a conquistare i potentati indiani della valle dell’Indo. La cultura ellenica si diffu-
       se durevolmente non soltanto nel Mediterraneo orientale ma anche nelle remote regioni
       dell’Asia centrale: ancora due secoli dopo la morte di Alessandro, a Taxila, in India, si
       coniavano monete in greco, fioriva un’arte ellenico-indiana, un re (Menandro) discuteva
       filosoficamente sui fondamenti della religione buddhista (celebre il testo in lingua san-
       scrita Meninda prana, “Le questioni di Menandro”).

          a cartina nella pagina a fianco mostra i movimenti militari avvenuti durante le due
          Guerre persiane (490-79 a.C.). Notiamo le città della Ionia, centro della ribellione
       Lantipersiana, e il territorio degli Elleni federati (Atene e Sparta, quest’ultima a capo
       dal 481 della Lega panellenica), i quali avevano rifiutato di consegnare “la terra e l’acqua”,
       in segno di sottomissione, ai messi persiani. Svettano le molte città neutrali o, addirittura,
       alleate ai Persiani, prima tra tutte Tebe.

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