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Province annesse tra il 14 e 98 d.C
                                                  Conquiste di Traiano (98-116 d.C.)
                                                             Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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      1 Alpes Graiæ et Pœninæ
      2 Alpes Cottiæ
      3 Alpes Maritimæ  L’impero Romano alla morte di Augusto (14 d. C.)
      4 Lycia et Pamphylia  Confini delle province

        a massima espansione dell’Impero sotto Traiano: notiamo i confini territoriali delle
        province, sia senatorie (Achaia, Beotica) sia imperiali (Macedonia, Syria con il prezio-
     Lsissimo Egitto, possesso personale dell’imperatore). Compaiono le conquiste o
     annessioni di Tiberio (Thracia) Claudio (Britannia) e Domiziano (corso superiore del
     Reno). In bella evidenza le grandi conquiste di Traiano; l’Arabia, la Dacia (abbandonate
     alla metà del III sec.), l’Armenia, l’Assyria e la Mesopotamia, abbandonate dal successore
     Adriano, poiché scarsamente difendibili.





         na visione d’insieme della distribuzione dei popoli nell’Italia non ancora scossa dal-
         l’espansionismo romano. Notiamo al Centro-Sud la vasta zona occupata
     Udai popoli italici (Umbro-Sabellici, Lucani e Itali o Bretti; quindi Dauni, Iapigi
     e Veneti, di origine balcanica; infine i Latini, qui sotto l’influenza etrusca). Gli Etruschi
     occupano le loro più antiche sedi, corrispondenti alla Toscana e all’Alto Lazio, compresa
     la campana Cuma, mentre la Pianura Padana è ancora immune dalla loro penetrazione
     (fondazione di Mantova, Felsina-Bologna, Ravenna). Ben visibili le linee della colonizza-
     zione ellenica (a partire dall’VIII sec.) e degli arrivati, i Celti, i quali nel IV-III sec. distrug-
     gono il dominio etrusco nella Val Padana e minacciano la stessa Roma.

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