Page 97 - I segreti di Hitler
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La firma del patto tra Molotov (al centro) e Ribbentrop
           e l’occupazione delle repubbliche                                   (alle sue spalle): Stalin osserva soddisfatto l’accordo.
           baltiche da parte dell’Armata Ros-
           sa. L’accordo, inoltre, pose fine alla
           condiscendenza delle democrazie
           occidentali, che fino ad allora erano
           state a guardare gli eventi.
            La guerra del crepuscolo

            Dopo l’invasione della Polonia, il
           1° settembre 1939, Francia e Gran
           Bretagna entrarono in guerra con la
           Germania, cominciando quella che
           Churchill definì twilight war, “guerra
           del crepuscolo”. Stalin trasse profitto
           dal patto, che gli permise di riman-
           dare l’eventualità di ritrovarsi coin-
           volto in un conflitto su due fronti
           contro Giappone e Germania. Ma
           anche dal punto di vista di Hitler
           l’accordo fu un successo: grazie alla
           sicurezza acquisita sulle frontiere
           orientali, la Germania evitò la guer-
           ra su due fronti e poté schierare la
           massa delle sue forze a ovest, gua-
           dagnando il predominio in Europa.
            Sull’accordo, però, lo storico russo
           «SE IL BOLSCEVISMO TRIONFASSE, L’UMANITÀ PERDEREBBE

           IL DONO DI RIDERE E DI GIOIRE. SAREBBE RIDOTTA
           A UNA MASSA INFORME, CONDANNATA

           AL GRIGIORE E ALLA DISPERAZIONE.»


           Adolf spiato da Josif                                                     Viktor Suvorov ha elaborato una
                                                                                     teoria “revisionista”. Secondo lui,
                                                                                     l’obiettivo di Stalin era la conquista
                                                                                     dell’Europa. Quando Hitler andò al
                itler e Stalin non si incontrarono   Il dossier è un documento eccezio-  potere, il dittatore sovietico decise
                mai di persona, ma c’era una   nale e rivela come Hitler fu attivamente   di puntare su di lui, favorendolo in
          Hbiografia del Führer negli archivi   coinvolto nella shoah. Ampie anche le   ogni modo (la Germania godé di
           del Cremlino. Fu scritta per Stalin dai   rivelazioni sul rapporto con Mussolini,   vantaggiosi trattati commerciali con
           migliori agenti della Nkvd, la polizia   all’inizio ammirato quale «unico vero   l’Urss) e aiutando nascostamente il
           segreta, interrogando due ufficiali   antico romano», poi oggetto di col-  riarmo tedesco. La penultima mossa
           delle SS. Si intitolava Dossier 462° e   lera, dopo che i commando di Otto   della sua strategia, sarebbe stato il
           alla morte del dittatore russo rimase   Skorzeny lo avevano liberato dal Gran   patto di non aggressione dell’agosto
           top secret per mezzo secolo. Dopo la   Sasso. «A Salò il Duce ormai s’interessa   1939, che di fatto diede avvio alla
           vittoria, Stalin affidò alla Nkvd l’ope-  solo al suo harem di giovani, belle italia-  Seconda guerra mondiale. Hitler,
           razione “Mito”, un piano ultrasegreto   nine, che gli riempiono la vita. La guerra   nei piani di Stalin, doveva avanzare
           per raccogliere ogni dettaglio sulla vita,   e il suo Paese gli sono indifferenti».   verso ovest contro le democrazie,
           la sorte e la personalità di Hitler. Per   A Stalin fu narrato con dovizia anche   dopodiché l’Armata Rossa lo avreb-
           quasi quattro anni i russi interrogarono   l’Hitler privato, la cui unione con Eva   be colpito alle spalle e si sarebbe
           i due ufficiali delle SS, Otto Guensche   Braun risulta meno platonica di quanto   spinta fino alle rive dell’Atlantico,
           e Heinz Linge. Il 29 dicembre 1949, fu   non si conoscesse. «Passavano serate   trovando la Francia, e forse anche
           consegnato a Stalin un volume di 413   romantiche, Hitler le offriva praline e   l’Inghilterra, già fuori combattimen-
           pagine dattiloscritte, che il dittatore   afrodisiaci, sceglievano insieme l’arre-  to. Con il minimo di rischio e di
           non fece mai leggere a nessuno.     damento del rifugio alpino».          fatica l’Europa sarebbe stata sua.  n

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