Page 7 - Storia della Russia
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Nota su traslitterazione, nomi e date

        Per parole, nomi e luoghi russi si è adottata la traslitterazione scientifica internazionale
        (ISO9) (ë si legge io come in iodio: Potëmkin: Pot-iom-kin, non Pot-em-kin, š si legge sc
        come in scivolo, č è come la c dolce in ciao, ž è la j del francese jardin). Per i nomi propri
        si è mantenuta in generale la loro grafia russa, a eccezione di quelli dei monarchi moderni
        noti nella forma italiana. I lettori incontreranno a volte il patronimico usato come secondo
        nome:  Ivanovič/Ivanova  significano  «figlio/a  di  Ivan».  Le  date  seguono  il  calendario

        giuliano  fino  al  1918,  poi  quello  gregoriano.  Pietro  il  Grande  introdusse  il  calendario
        giuliano in Russia nel 1700. Gran parte d’Europa passò poco dopo a quello gregoriano,
        adottato in Russia (dalle autorità secolari) solo nel gennaio del 1918. Le date giuliane sono
        contrassegnate  come  Vecchio  Stile  (VS),  quelle  gregoriane  come  Nuovo  Stile  (NS).  La
        differenza  era  di  undici  giorni  nel  XVIII  secolo,  dodici  nel  XIX  e  tredici  nel  XX.  La
        Rivoluzione d’ottobre (25 ottobre VS 1917), ebbe quindi luogo il 7 novembre NS.

           Le date biografiche sono segnate nel testo o nell’indice analitico (dove n. sta per «nato»
        e r. per «regnante»).
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