Page 26 - Profili di Storia
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                                                                                       Gli uomini e la storia


                                  Il laboratorio dello storico





                            documenti di seguito proposti, tratti dalle Storie di Polibio, il primo, e dall’Ab Urbe condita di Li-
                         Ivio, il secondo, narrano un episodio della Seconda guerra punica combattuta tra Romani e Car-
                         taginesi alla fine del III sec. a.C.
                         In seguito alla devastazione della penisola italica compiuta dal generale cartaginese Annibale nel
                         218-216 a.C.,il console romano Publio Cornelio Scipione decise di portare la guerra sulle coste del-
                         l’Africa settentrionale, nei pressi di Cartagine. Appresa la notizia, Annibale si precipitò in patria per
                         combattere l’esercito romano. Poco prima della battaglia risolutiva, che ebbe luogo a Zama nel 202
                         a.C.,il generale cartaginese inviò nel campo romano tre spie per accertarsi dell’effettiva entità delle
                         forze nemiche.Scoperte e catturate le spie cartaginesi,Scipione non le fece uccidere,come sarebbe
                         stato normale;al contrario,fece visitare loro l’accampamento e le rispedì da Annibale.La mossa tatti-
                         ca di Scipione si rivelò decisiva per la vittoria romana nella battaglia di Zama.
                         La particolarità dei brani di Livio e Polibio risiede nel fatto che i due storici forniscono dello stesso
                         episodio versioni molto simili tra loro, consentendoci il confronto.
                         Per facilitare l’analisi dei documenti e favorire la simulazione del mestiere dello storico, i brani sono
                         stati divisi in sequenze.


                        Un episodio di controspionaggio della Seconda guerra punica:
                        la versione di Polibio

                        Storico greco vissuto a Roma nel II sec. a.C., Polibio frequentò il più vivace ambiente culturale
                        romano dell’epoca: il Circolo degli Scipioni. Nella sua opera raccontò le cause profonde della vit-
                        toria di Roma sui suoi nemici, e in particolare sul mondo ellenistico. Nella sua narrazione, dun-
                        que, occupano un posto di rilievo gli interessi strategico-politici.



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                         Polibio, Storie, 15, 5              loro benevolmente quanto avveniva nel-  grò con lui perché egli aveva assoggettato
                                                             l’accampamento. Quindi domandò loro se  anche il regno di Siface , quindi partì e si
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                         [a] I Cartaginesi quando videro che le loro  il tribuno avesse illustrato esattamente  accampò nei pressi della città di Naragga-
                         città venivano devastate, inviarono messag-  ogni cosa; e avendo essi risposto affermati-  ra , in una posizione opportuna sotto ogni
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                         geri ad Annibale , pregandolo di non indu-  vamente, li rifornì dei mezzi per il viaggio,  punto di vista e che oltre al resto offriva la
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                         giare, ma di attaccare i nemici e di decidere  assegnò loro una scorta e li licenziò con  possibilità di rifornirsi d’acqua a un tiro di
                         la situazione con le armi. Egli, udita l’amba-  l’ordine di riferire esattamente ad Anniba-  freccia.
                         sciata, rispose ai messaggeri di badare al re-  le ciò che avevano veduto.
                         sto, ma di non occuparsi del combattimen-  [d] Quando gli esploratori furono ritorna-  1. Annibale è il generale dei Cartaginesi.
                         to, che egli stesso avrebbe deciso quando se  ti al campo cartaginese, Annibale ammirò  2. Città del nord Africa corrispondente all’attuale Za-
                         ne fosse presentata l’opportunità.  la nobiltà d’animo e il coraggio di Scipione  mora.
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                         [b] Qualche giorno dopo partì da Adru-  e gli venne, non so come, il desiderio di ab-  tuale Regia. Secondo alcuni studiosi presso questa
                         meto , avanzò per un tratto e si accampò  boccarsi con lui. Gli inviò dunque un aral-  città si sarebbe combattuta la battaglia decisiva tra
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                         presso Zama , città situata a occidente di  do per dirgli che voleva parlargli e iniziare  Annibale e Scipione.
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                         Cartagine, e distante da questa cinque  trattative con i Romani.         4. Publio Cornelio Scipione detto l’Africano. Grazie
                         giorni di cammino. Da qui inviò tre esplo-  [e] Scipione, udito il messaggio, acconsen-  a lui e alle sue strategie la Seconda guerra punica fu
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                         ratori, per sapere dove fosse accampato il  tì alle richieste e dichiarò che gli avrebbe  5. Re della Numidia, regione dell’Africa settentriona-
                         console romano e come amministrasse le  mandato un suo incaricato per informarlo  le, alleato dei Romani contro i Cartaginesi e contro
                         faccende del campo.                 del luogo e del tempo dell’incontro. L’aral-  Siface.
                         [c] Scipione quando questi esploratori,  do ritornò con questo messaggio all’ac-  6. Re della Numidia che aveva spodestato Massinis-
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                         catturati, furono condotti alla sua presen-  campamento cartaginese.     sa; alleato dei Cartaginesi contro i Romani e contro
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                         za, non li punì come sogliono fare in tali oc-  [f] Il giorno dopo arrivò Massinissa con  7. Località dell’Africa settentrionale; secondo Livio,
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                         casioni gli altri comandanti, ma scelse un  seimila fanti e circa quattromila cavalieri.  presso questa località si sarebbe svolta la battaglia de-
                         tribuno che li accompagnasse e mostrasse  Publio lo accolse benevolmente e si ralle-  cisiva tra Annibale e Scipione.

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