Page 165 - Un fisico in salotto
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Insomma, è facile rendersi conto che i concetti di destra e di sinistra sono di fatto
puramente convenzionali.
Se potessimo metterci in contatto radio con un... extraterrestre e gli fornissimo le
istruzioni per costruire un certo oggetto, lui potrebbe poi portarci sulla Terra tanto la
copia esatta del nostro oggetto quanto la copia speculare di esso (come un guanto
sinistro è la copia speculare di un guanto destro) poiché non sapremmo suggerirgli un
criterio tale da consentirgli di definire in modo assoluto i concetti di destra e di
sinistra.
In fin dei conti queste considerazioni sembrano abbastanza ovvie e, vere
nell’ambito di ciò che osserviamo in fisica classica, sembrano altrettanto applicabili
ai fenomeni quantistici.
Senonché, a metà degli anni Cinquanta, sulla spinta di speculazioni teoriche di
Tsung Dao Lee (nato nel 1926) e Chen Ning Yang (nato nel 1922), ci si è accorti che
le interazioni deboli, e soltanto esse, non rispettano la simmetria fra destra e
sinistra. Nel linguaggio scientifico, diciamo che si verifica la ‘non conservazione
della parità’.
Come esempio, discutiamo una semplice circostanza.
La fisica mostra che un elettrone si comporta come una minuscola trottola che gira
su se stessa. Ebbene, se la simmetria fra destra e sinistra fosse rispettata,
l’osservazione di un numero molto grande di elettroni, che vengono prodotti dal
decadimento debole dei neutroni, ci dovrebbe mostrare che per tanti elettroni che
vediamo ruotare in senso orario, mentre vengono verso di noi, ce ne dovrebbero
essere altrettanti che ruotano in verso antiorario. Ma ciò non si verifica.
Sperimentalmente si osserva il prevalere della rotazione in senso antiorario.
È la prova che l’interazione debole non rispetta la simmetria fra destra e sinistra.
A questo punto ci rendiamo conto che, se il filmato al quale abbiamo assistito
avesse illustrato fenomeni dovuti all’effetto delle interazioni deboli, ci saremmo
subito accorti dell’eventuale scambio della destra con la sinistra perché, in
quest’ultimo caso, avremmo osservato sullo schermo elettroni ruotare
prevalentemente in senso orario: una circostanza che non si verifica in Natura!
Affinché ci porti la copia esatta di un certo oggetto e non la copia speculare, al
nostro amico extraterrestre dovremmo allora dire: «Prima di metterti al lavoro,
fammi la cortesia di osservare il decadimento dei neutroni e definisci come
antiorario il verso nel quale ruota la maggioranza degli elettroni che vedi».
A questo punto saremmo finalmente d’accordo: quello che è antiorario per lui
sarebbe antiorario anche per noi; ovvero quello che per lui ‘va a sinistra’, andrebbe
‘a sinistra’ anche per noi!