Page 166 - Un fisico in salotto
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L’antimateria


          Qualcuno ha mai sentito parlare di Paul Adrien Maurice Dirac? Si tratta di uno dei
          maggiori fisici del ’900. Vorrei concludere le nostre chiacchierate parlando un po’
          di questo importante personaggio.
             Nato  nel  1902  a  Bristol,  in  Inghilterra,  figlio  di  un  emigrante  che  veniva  dalla
          Svizzera  francese,  Dirac  ha  dato  contributi  fondamentali  alla  formulazione  della

          meccanica  quantistica.  In  particolare,  a  lui  si  deve  la  previsione  dell’esistenza
          dell’antimateria.
             Nel 1928 Dirac stabilì infatti che doveva esistere una particella con una massa
          esattamente uguale a quella di un elettrone, ma di carica opposta a quella (negativa)
          dell’elettrone.  Egli  era  giunto  a  tale  convinzione  a  seguito  di  argomentazioni
          puramente teoriche: di fatto nessuno aveva mai osservato una tale particella. Ma nel
          1932  arrivò  la  conferma  sperimentale  dell’esistenza  di  questa  particella,  che  fu

          chiamata positrone.
             È  notevole  il  fatto  che  le  argomentazioni  di  Dirac  possano  essere  ripetute  per
          qualsiasi altra particella. Per conseguenza, la fisica è giunta alla conclusione che per
          ogni particella esistente in Natura esiste la rispettiva antiparticella.
             Per esempio, a un protone corrisponde l’antiprotone, che è stato effettivamente
          individuato nel 1955 da Emilio Segrè e Owen Chamberlain.

             Così pure, a un neutrone corrisponde l’antineutrone osservato da Bruce Cork nel
          1956. E così via, per tutte le altre particelle.
             In  generale,  al  mondo  dell’ordinaria  materia  fa  riscontro  il  mondo
          dell’antimateria.  Fortunatamente  in  questo  angolo  di  Universo  nel  quale  viviamo
          praticamente esiste soltanto quella che definiamo ‘materia’.
             È  effettivamente  una  fortuna  per  la  nostra  sopravvivenza  perché  l’incontro  tra
          materia e antimateria equivale alla loro reciproca distruzione.

             Proprio  così:  la  collisione  tra  elettroni  e  positroni  o  fra  protoni  e  antiprotoni
          produce  quella  che  in  fisica  viene  chiamata  proprio annichilazione  materia-
          antimateria. In questo processo le particelle come tali scompaiono e la loro massa
          si trasforma in energia secondo l’equazione E = mc.
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