Page 90 - Orto. Dal balcone al campo.
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Aspetti critici: poiché si spostano, vanno periodicamente sistemate. Vanno inoltre rinnovate
      una volta ogni due anni. La corteccia di pino ha una leggera reazione acida (rilascia composti

      che rendono acido il terreno): per questa ragione non è consigliata nell’orto, per evitare che

      modifichi il terreno in cui coltiviamo.
      Aspetti positivi: è un materiale biodegradabile. Non ha nessun impatto sull’ambiente, dato che

      viene recuperata dalle lavorazioni. Riesce a tenere sotto controllo le erbe infestanti. Tra le
      tante ragioni per cui ritengo che sia un ottimo materiale, c’è il costo relativamente basso e il

      gradevole effetto estetico.

      Come si usano: scavate tutto il sentiero per una profondità di 4-5 cm e distribuite con cura al
      suo interno le cortecce.



      Ghiaia

      La posa della ghiaia è sicuramente un’operazione da esperti. Se desiderate ottenere un buon
      risultato ma siete alle prime armi, ve la sconsiglio.

      Aspetti critici: non è un buon materiale per rendere l’orto accessibile a tutti. Inoltre, se non
      viene contenuta con mattoni o pietre, può invadere lo spazio coltivato.

      Aspetti positivi: drena molto bene l’acqua e ha costi relativamente contenuti.

      Come  si  usa:  costruite  i  bordi  di  contenimento,  anche  usando  dei  mattoni  in  cotto  pieni.
      Stendete un primo strato di inerti di cantiere, copritelo con almeno 5 cm di sabbia e ghiaia,

      pressate bene e infine posate uno strato di 1,5-2 cm di ghiaia.



      Lastre di pietra
      Danno un aspetto molto ordinato, ma formale. In commercio trovate vari modelli di lastre in

      pietra, sicuramente i materiali più interessanti sono le beole, il cui fascino migliora nel tempo.

      Aspetti critici: la riuscita dipende molto dal tipo di materiale con cui sono fatte, dalla forma e
      dimensione. Non sempre sono economiche.

      Aspetti  positivi:  sono  molto  durature,  danno  un  aspetto  ordinato  all’orto  e  lo  rendono
      accessibile per anziani, bambini e persone con difficoltà motorie.

      Come  si  usano:  nella  versione  più  semplice,  affogate  le  lastre  direttamente  nel  terreno,

      scavando  in  profondità  per  quanto  sarà  necessario.  Battetele  quindi  con  una  mazzuola  per
      garantire una buona stabilità. Attenzione alle pendenze: affinché il vialetto sia accessibile, le

      lastre devono essere tutte alla stessa altezza. Vi consiglio di posizionarle a meno di 5 cm di
      distanza  l’una  dall’altra,  così  da  concedere  poco  spazio  all’erba,  che  dovrete  comunque

      tagliare con un tosaerba o con le forbici.



      Segatura o trucioli
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