Page 94 - Orto. Dal balcone al campo.
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utile se, oltre alla lama rettangolare, è dotata dei tre denti utili per estirpare le erbacce.
Rastrello
Il rastrello è un attrezzo delicato, perché per sua natura deve avere il manico leggero, così
come la testa. Se lasciato alle intemperie può deteriorarsi facilmente, perdere la sua elasticità
e rompersi d’improvviso. Come tutti gli attrezzi va messo al riparo. Prima dell’acquisto
testatene la maneggevolezza, quasi come dei samurai con la propria katana: deve essere ben
bilanciato, leggero, ma solido e di buona fattura, se non ha questi requisiti andate in un altro
negozio.
Vanga
Non confondetela con la zappa, che è tutt’altra cosa. La vanga, detta anche pala, è utile per
scavare buche e asportare grandi quantità di terra, è uno strumento indispensabile. Meglio
acquistarne una di acciaio, spenderete un po’ di più ma potete star certi che non vi
abbandonerà mai nel bel mezzo di un lavoro. Una pala scadente, infatti, si piega, si
arrugginisce e dura pochissimo. Anche il manico ha la sua importanza: se è lungo, farete meno
fatica, ma deve essere resistente.
Zappa
Nell’immaginario collettivo la zappa è lo strumento per eccellenza dell’ortista, rappresenta il
contadino. E, infatti, è lo strumento più utile nell’orto. Normalmente si usa quella a lama
rettangolare, preferibilmente in acciaio, perché dura molto più a lungo. Il manico deve essere
molto robusto e resistente.
Successioni
Mi è capitato tante volte di sentire lamentele sulla produttività degli ortaggi: «Ma cos’hanno
quest’anno i pomodori? Ne crescono pochi. / Sono tutti malati. / Perché non crescono?» Tanti
dubbi, ma la questione è semplice: tutto dipende da cosa abbiamo coltivato l’anno prima. Le
piante, infatti, oltre che comunicare tra loro attraverso messaggi chimici per tenere alla larga
le cattive amicizie, consumano le sostanze del suolo, seguendo una dieta specifica per cui
assorbono determinati nutrienti e ne cedono altri. Se scegliamo di coltivare piante che
consumano gli stessi elementi, ci vorrà molto più tempo prima che questi vengano ripristinati
attraverso i cicli naturali del suolo. Quindi noi agricoltori, seppure alle prime armi, cosa
possiamo fare? Cosa possiamo rispondere a chi ci domanda perché i pomodori non stanno