Page 62 - Pigmenti
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Reazione di preparazione: Hgcl 2 + H 2 S = HgS + 2Hcl
Cloruro mercurico + acido solfidrico (+ solfuro di potassio + idrossido di potassio) = solfuro mercurico (ppt.
rosso)
Note: Era noto come minerale ai cinesi, ai greci ed ai romani. E' descritto da Teofrasto, da Plinio e da Vitruvio ed è
stato trovato in molti dipinti murari romani e tra i colori pompeiani. Durante il Medioevo (già 8° secolo) il cinabro era
ottenuto artificialmente da alchimisti arabi.
La forma cristallina rossa naturale è a struttura trigonale mentre la forma nera prepara bile facilmente in laboratorio è la
forma cubica.
PER CHI VUOLE APPROFONDIRE:
PARTICELLE CARATTERISTICHE
Le particelle di cinabro macinato sono completamente distinte nel colore e nelle
caratteristiche generali quando sono osservate microscopicamente sia a luce trasmessa
che riflessa. Se il pigmento non è ben accuratamente setacciato e levigato, esse sono di
grandezza irregolare ed hanno distinte fratture. Il cinabro, che appartiene ad un sistema
esagonale, ha perfette spaccature prismatiche se non con fratture irregolari. Quando
viene osservato a luce fortemente convergente ad ingrandimenti oltre i 200 x, il suo
colore appare rosso ciliegia. Messo in un legante a basso indice di rifrazione, i margini
delle particelle appaiono neri. Occasionalmente in campioni impuri è possibile vedere
inclusioni e segni del materiale madre scolorito, ciò dà forte evidenza che il pigmento
è di origine naturale. L'aspetto al microscopio del vermiglione fatto con il metodo
umido è completamente simile. Vi è una differenziazione invece con il cinabro
ottenuto dal processo a secco, che usualmente è più fine e la forma delle particelle più
uniformi, ed i cristalli hanno la tendenza ad aggregarsi e non hanno inoltre le fratture
apparenti del cinabro direttamente macinato e del vermiglione ottenuto in via umida.
Tali differenze sono chiaramente rivelate dal SEM.
PROPRIETÀ OTTICHE
Il cinabro ha una struttura a prismi esaedrici regolari e traslucidi; a nicols incrociati i
cristalli, fortementi birifrangenti sono rossi e non hanno colori di interferenza; ed ha
un alto indice di rifrazione (3.02). Quando è finemente macinato riflette un colore che
si avvicina all'arancione. A luce riflessa ed a forti ingrandimenti, le particelle rosse
assumono una caratteristica lucentezza cerosa.
PROPRIETÀ CHIMICHE, ALTERAZIONI E COMPATIBILITÀ
Sia il pigmento naturale che quello artificiale sono stabili agli agenti chimici (non
all'acqua regia: 3p.di HCl + 1p. di HNO 3). La luce, l' umidità e le impurezze a base di
zolfo ne favoriscono la trasformazione in HgS nero (metacinnabarite). L'annerimento
consiste in un cambiamento di fase cristallina (fenomeno del dimorfismo; avremo due
diffrattogrammi diversi) del composto che mantiene inalterata la sua composizione
chimica. Il cinabro rosso si può trasformare in metacinnabarite, ma non può avvenire il
contrario. Questa trasformazione fisica viene ritardata dalla presenza di strati protettivi
(vernici, cera) o dall' inglobamento in un legante oleoso. Anche se Vitruvio e Cennini
lo definirono poco adatto alla pittura murale (Cennino: "La sua natura non è di vedere
l'aria") lo ritroviamo spesso in affreschi romani, oltre tutto anche abbastanza inalterato
(forse protetto dalla cera). Può provocare l'annerimento dei pigmenti a base di rame e
di piombo. Ha un buon potere coprente ed è usato in tutte le tecniche (più raramente in
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