Page 191 - Dizionario italiano-cane e cane-italiano
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RICHIAMO. Modalità attraverso cui il mio partner umano mi riporta verso di
sé.
LA SITUAZIONE TIPO: lei/lui al parco cerca disperatamente di richiamare il cane.
A COSA PENSA IL CANE: «Faccio finta di non sentire».
Il consiglio dell’etologo
Per poter richiamare il cane è necessario prima di tutto aver lavorato bene sulla
centripetazione, in modo tale da assumere rilevanza ai suoi occhi: lui viene verso di
noi non perché costretto, ma perché siamo accreditati e gratificanti. Si deve quindi la-
vorare bene sul linguaggio corporeo: scegliere una postura chinata, accogliente o fare
dei movimenti con il corpo a cui associare il verso di richiamo, che può essere per
esempio il nome. La voce deve essere dolce, mai intimidatoria (anche quando siamo
spazientiti), brillante, vale a dire invitante, allegra, carica di promesse, con toni acuti
e un ritmo sostenuto. Per questo sarebbe consigliabile utilizzare nomi brevi e diffe-
renti dalle parole di uso comune, cosi che per il cane sia evidente che ci siamo rivolti
a lui.
Se il cane è tutto preso a fare una certa attività, a meno che non sia pericolosa o
inopportuna, sarebbe meglio lasciargliela compiere, per non passare da guastafeste o
sprecare il richiamo in una situazione complessa.
Se, tuttavia, vogliamo richiamarlo in una situazione in cui è fortemente centrifuga-
to (per esempio, corre dietro ad altri cani), è meglio prima fare un'attività centripetati-
va, come correre dall'altra parte, giocare con un oggetto, cercare nell'erba, e solo
quando si rivolge a noi utilizzare il richiamo come segnale accogliente. La cosa peg-
giore è corrergli dietro richiamandolo, perché così facendo incentiveremmo la sua
centrifugazione.
Se una volta il cane non arriva al nostro richiamo, evitiamo assolutamente di sgri-
darlo quando ritorna, per evitare che quella successiva il ritorno sia più difficile e ri-
chieda un tempo maggiore.
VEDI > PUNIZIONE; RINFORZO.