Page 127 - A spasso con Bob
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Continuai a pensarci mentre mi avviavo alla fermata dell’autobus e mi veniva da
sorridere. In uno dei video dicevo che Bob mi aveva salvato la vita e appena avevo
sentito quella frase, mi era sembrata eccessiva. Ma adesso, mentre ripensavo a tutta
la nostra storia, mi convincevo sempre più che era vero e che non avevo esagerato.
Da quando avevo trovato quell’adorabile palla di pelo, nell’androne semibuio del
mio condominio, la mia esistenza era cambiata. Negli ultimi vent’anni il mio unico
progetto era stato quello di sopravvivere: avevo perso i contatti con la mia famiglia
e non avevo quasi amici al mondo. Insomma, per dirla senza troppi giri di parole, la
mia vita era un disastro. Poi la situazione era cambiata.
Il mio viaggio in Australia non aveva risolto tutti i problemi e le difficoltà del
passato, ma era stata l’occasione per riallacciare il legame con mia madre. Le ferite
ormai erano guarite e io sentivo che avremmo potuto ricominciare a volerci bene. La
mia battaglia contro la droga stava per concludersi, o almeno, lo speravo con tutto il
cuore. Continuavo ad assumere il Subutex, ma in dosi sempre minori e ormai era
vicino il giorno in cui non avrei più preso alcun farmaco. Stavo per liberarmi
completamente dalla mia dipendenza; ci sono stati momenti nella mia vita in cui ho
pensato seriamente che non ce l’avrei mai fatta a uscire dal tunnel.
La cosa più importante era che finalmente avevo messo radici. Forse ai più
potrebbe sembrare un fatto insignificante, ma il mio appartamentino a Tottenham mi
aveva dato quella sicurezza e stabilità che segretamente avevo sempre desiderato.
Non avevo mai vissuto così a lungo in uno stesso luogo: ormai abitavo in quella casa
da più di quattro anni e speravo di poterci restare ancora a lungo. Non avevo dubbi
che tutto questo lo dovevo unicamente a Bob.
Ho ricevuto un’educazione religiosa, ma non sono mai stato un cristiano praticante
e neanche un agnostico o un ateo. La mia idea è che si dovrebbe prendere qualcosa
da ogni religione o filosofia. Non sono buddista, ma è una dottrina che mi affascina
perché i buddisti ci offrono una solida struttura su cui costruire la propria vita. Per
esempio, credo nel karma, in quella legge per cui tutto ciò che fai prima o poi ti torna
indietro. Mi sono domandato spesso se Bob non fosse stato il premio per aver fatto
del bene a qualcuno da qualche parte durante quella mia esistenza così tormentata.
Mi sono anche chiesto se io e lui non ci fossimo già conosciuti in qualche vita
precedente. Il modo in cui abbiamo legato, diventando subito inseparabili è stato
così straordinario…
Ricordo che qualcuno una volta mi aveva detto che sembravamo la reincarnazione
di Dick Whittington e il suo gatto, solo che questa volta le parti erano invertite
perché lui era il giovane Dick e io il suo fedele amico, e il solo pensarlo mi
riempiva il cuore di felicità.
Bob è il mio più caro amico, è stato lui a guidarmi verso una vita diversa e
migliore e in cambio non ha mai chiesto niente di difficile: vuole soltanto che io mi
prenda cura di lui, cosa che faccio con immenso piacere.
Tutti dobbiamo concederci una pausa, tutti hanno diritto a una seconda occasione.