Page 4 - Poemi del Risorgimento
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NOTA PRELIMINARE



                              Avrei voluto tenere esclusivamente per me questo inizio di lavoro, e
                           seguitare da sola su esso il mio segreto pianto. Ma ci sono dei buoni
                           amici  che  aspettano,  e  aspettano  perché  avevano  avuto  qualche  pro-
                           messa. Ho risoluto perciò di pubblicare quello che c'è, come è, con la
                           coscienza di compiere un dovere, di pagare, direi quasi, un debito d'o-
                           nore contratto da Lui.
                              Dopo  aver  molto  cercato  e  studiato  sui  manoscritti  non  ho  potuto
                           mettere insieme se non questi pochi poemi, alcuni incompiuti e alcuni
                           compiuti sì, ma non limati. Le carte sono piene di appunti e di orditure.
                           Per Lui era questione di un po' di tempo, libero e tranquillo. Ma, quan-
                           do sperava arrivato il momento, quella mano, pronta e sicura, s'è fer-
                           mata. Tutti quei foglietti, ignari di ciò che è accaduto, sembrano in atte-
                           sa! Qui c'è il programma per il tal mese, più là per la settimana, spesso
                           spesso per il giorno. Programmi che quasi mai gli era dato di eseguire.
                           Perché... ma è inutile che ora io mi metta a enumerare i perché. Solo
                           chi avesse tenuto un po' dietro a ciò che produceva e che appariva agli
                           occhi di tutti, e agli innumerevoli fuor d'opera a cui lo costringeva la
                           sua grande condiscendenza, potrebbe farsi un concetto di quanto vorrei
                           dire e non dico. Il tempo non era suo: il no non sapeva dirlo.
                              Mi proverò a dare in poche parole un'idea de' suoi intendimenti in-
                           torno a questo lavoro, a cui attendeva con amore e fede, e che doveva
                           essere, come Egli diceva, il suo supremo tributo alla Patria, e agli Eroi
                           e ai Martiri del nostro Risorgimento. Proverò.
                              In tre volumi Egli avrebbe costretta l'opera sua. Nel primo si doveva
                           arrivare fino al '48: dall'ultimo imperatore latino ai Bandiera. Manca-
                           no, quindi, secondo le sue note, Il tricolore, I templari, altri Poemi maz-
                           ziniani,  i  poemi  su  Carlo  Alberto,  quasi  tutto  il  ciclo  di  Garibaldi  in
                           America, che doveva conchiudersi col ritorno di lui in Italia con Anita e



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