Page 95 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae
V
CONTRASTO
I
Io prendo un po’ di silice e di quarzo:
lo fondo; aspiro; e soffio poi di lena:
ve’ la fiala come un dì di marzo,
azzurra e grigia, torbida e serena!
Un cielo io faccio con un po’ di rena 5
e un po’ di fiato. Ammira: io son l’artista.
II
Io vo per via guardando e riguardando,
solo, soletto, muto, a capo chino:
prendo un sasso, tra mille, a quando a quando:
lo netto, arroto, taglio, lustro, affino:
chi mi sia, non importa: ecco un rubino; 10
vedi un topazio; prendi un’ametista.
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