Page 127 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                          VIII
                                                     DALL’ARGINE


                                        Posa il meriggio su la prateria.
                                        Non ala orma ombra nell’azzurro e verde.
                                        Un fumo al sole biancica; via via
                                                    fila e si perde.

                                        Ho nell’orecchio un turbinìo di squilli,  5
                                        forse campani di lontana mandra;
                                        e, tra l’azzurro penduli, gli strilli
                                                    della calandra.


































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